Umorismo e santità possono procedere mano nella manoA volte l’immagine che la gente ha della Chiesa è quella di suore austere e prelati accigliati, e persone tra i banchi che zittiscono i bambini e lanciano occhiatacce a chi ride. In altri termini, la Chiesa viene spesso ritratta come un luogo ben cupo.
Sante risate
Si dice però che “un santo triste è un triste esempio di santo”. Questo aforisma, attribuito a San Francesco di Sales, è una buona espressione del vero rapporto della Chiesa con gioia e umorismo.
Se la Regola di San Benedetto condanna il riso quando è provocato da “buffonerie” e “frivolezze” (capitolo 6, paragrafo 8), la risata è sana in sé. Molti uomini e donne santi sono stati infatti caratterizzati da umorismo e gioia.
San Tommaso Moro chiese a Dio di dargli l’umorismo per “scoprire un po’ di gioia nella vita e poterla condividere con gli altri”. Papa Francesco è un altro buon esempio, e viene spesso fotografato mentre ride. Anche Papa Giovanni XXIII era famoso per la sua giovialità e il suo senso dell’umorismo.
Potremmo menzionare molte altre figure ispiratrici, da San Filippo Neri alla Serva di Dio Claire de Castelbajac a Pier Giorgio Frassati e alla sua famosa “Società di Loschi Figuri”. Questi esempi, tra gli altri, mostrano che la risata è un segno di gioia decisamente presente nella Chiesa.
La fede passa anche dall’umorismo
Non privatevi delle risate! Ridete, ridacchiate o sghignazzate in base alle circostanze e a quello che vi suggerisce il vostro senso dell’umorismo. La Chiesa vuole ridere con voi!
Papa Francesco è famoso per le sue frequenti risate di cuore.
Papa Giovanni Paolo II era noto per il suo senso dell’umorismo. Amava ridere!
Ridere è un ottimo modo per legare una comunità, come nel caso di queste religiose felici.
Il cardinale Tagle mostra il volto sorridente della Chiesa.
Papa Francesco e l’arcivescovo Georg Gänswein condividono un momento di umorismo.