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Inedito di Papa Francesco: “Il cielo sulla terra”

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Silvia Costantini - pubblicato il 08/12/20
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L’invito del Pontefice ai cristiani delle diverse confessioni: “Amare e servire per trasformare il mondo”Pubblichiamo in anteprima un brano inedito scritto da Papa Francesco, tratto dal volume “Il cielo sulla terra. Amare e servire per trasformare il mondo”, apparso nella collana con vocazione ecumenica “Scambio dei doni”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana.

* * *

Trasformare il mondo

Si può ancora credere alla possibilità di un mondo nuovo, più giusto e fraterno? Si può davvero sperare in una trasformazione delle società in cui viviamo, dove a dominare non sia la legge del più forte e l’arroganza del dio denaro, ma il rispetto della persona e una logica di gratuità? Immagino l’espressione sul volto di tanti, di fronte a queste parole, a queste “ingenue” domande. Una leggera piega delle labbra, curvate in un sorrisetto di scetticismo o nel migliore dei casi di commiserazione che ci porta a vivere nella società del disincanto.

Dobbiamo prendere dunque atto che il mondo è immodificabile, con le sue ingiustizie che “gridano vendetta al cospetto al Dio”? E a noi uomini di Chiesa resta solo il compito di predicare passiva rassegnazione o enunciare con doverosa ripetitività princìpi tanto veri quanto astratti?

Nessuna mente onesta può negare la forza trasformante del cristianesimo nel divenire della storia. Ogni volta che la vita cristiana si è diffusa nella società in modo autentico e libero ha sempre lasciato una traccia di umanità nuova nel mondo. Fin dai primi secoli. La più grande novità sul piano sociale fu la considerazione del valore di ogni singola persona, sensibilità che portava a non scartare come inutili gli individui imperfetti, a trattare con rispetto gli schiavi fino a sentire come intollerabile nel tempo l’istituto stesso della schiavitù, il senso di repulsione per la crudeltà dei giochi gladiatori e lo “spettacolo del sangue”, la resilienza attuata dal monachesimo benedettino al tempo dei barbari di fronte all’abbandono dei campi e alla perdita di memoria della cultura greco-latina, la sobria bellezza delle chiese romaniche e l’orante “assalto al cielo” delle cattedrali gotiche, il rifiuto severo dell’usura e il precetto morale della “giusta mercede” per l’operaio inserito nel catechismo. 

Un mondo nuovo, che nasceva e prendeva forma, pian piano, dentro un mondo vecchio in disfacimento.

Come avveniva, qual è il segreto di questa formidabile trasformazione? E quale insegnamento possiamo trarne oggi, noi cristiani del XXI secolo?

Un pensatore francese degli anni Trenta, Emmanuel Mounier, diceva che l’influsso importante del cristianesimo sulla civiltà europea è stato più un “effetto collaterale” della testimonianza dei primi cristiani che un piano preordinato; più la conseguenza gratuita di una fede vissuta semplicemente che l’esito di un programma culturale-politico elaborato a tavolino: “C’è sempre tra l’inizio e gli effetti una sorta di un percorso obliquo, sembra sempre che il cristianesimo produca effetti sulla realtà temporale come per sovrappiù, quasi talvolta per distrazione” (Feu la Chrétienté, 1950, 252).  

È quando il cristianesimo si radica nel Vangelo che dona il meglio di sé alla civilizzazione: “infatti il cristianesimo dà di più all’agire esteriore degli uomini quando cresce in intensità spirituale, piuttosto che quando si perde nella tattica e nella gestione” (Ibid., 253). 

Naturalmente questa osservazione vale storicamente anche al negativo; lo abbiamo visto tante volte purtroppo: il cristianesimo perde il meglio di sé quando finisce per corrompersi e identificarsi con logiche e strutture mondane. 

Lasciamo la superficie per andare più in profondità; come calarsi nel cuore di una fontanella per scoprire l’origine di quella forza misteriosa che, in modo imprevedibile, spinge gli zampilli tutto intorno, modificando paesaggio e territorio circostanti.  

Per continuare la lettura di questo testo inedito di Papa Francesco, potrete acquistare il volume  “Il cielo sulla terra. Amare e servire per trasformare il mondo”, edito dalla Libreria Editrice VaticanaDicastero per la Comunicazione della Santa Sede.

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