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L’operaio e la principessa: un amore lungo fino alla vita eterna

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Semplici scatti - pubblicato il 07/12/20
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I miei genitori avrebbero festeggiato 65 anni di matrimonio, ne sono sicura. E non perché fossero ben assortiti, accomodanti e compatibili. Ma perché avevano la loro forza in Gesù Cristo.Di Francesca Centofanti

Oggi (5 dicembre 2020, Ndr) sarebbero 65. Sessantacinque anni di matrimonio. Tutta intera la mia vita più altri 15 anni!
Non ci sono arrivati. Ma lo avrebbero fatto. Di poche cose ho una certezza granitica. Questa è una di quelle. È stato solo per quel “finché morte non vi separi“, altrimenti oggi li vedrei ancora passeggiare lungo il viale mano nella mano, baciarsi con pudore ma non di nascosto, accoccolarsi sul divano, tuffarsi l’uno negli occhi dell’altra. E perdercisi.


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Ce l’avrebbero fatta

Sarebbero seduti sulla cassapanca, quella intorno al tavolo della cucina – che ancora mi chiedo come ci entravamo tutti e otto. Sarebbero lì all’angolino, abbracciati, a festeggiare i loro 65 anni di matrimonio (senza contare che mamma ne aveva 14 quando papà la accompagnò alla loro prima festa in maschera).
Ce l’avrebbero fatta e non perché erano bravi. Non perché avevano affinità elettive, né tanto meno perché non litigavano, perché lo facevano eccome (mi ricordo che li guardavo discutere animatamente, dalla balaustra delle scale, con la testa infilata tra le colonnine di legno, dove regolarmente rimanevo incastrata).

Incompatibili e poco accomodanti

Neanche perché avevano caratteri compatibili, o perché molto accomodanti fra loro. No. Erano la notte e il giorno. Il dolce e il salato. Papà un operaio che con umiltà si fece strada; e mamma una principessa (non esagero, aveva i camerieri che le allacciavano le scarpe) che con altrettanta umiltà e senza troppe lagne, accolse quel cambiamento di vita. L’operaio e la principessa. La notte e il giorno. Il bianco e il nero.
Eppure tra loro, un collante, forte. Che li ha uniti. E tenuti.



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Cristo era il loro collante

Cristo.
La croce.
Il perdono.
La carità.
Ecco dove il loro amore, negli anni vissuti insieme, ogni singolo giorno, vessato da dolori, sofferenze, malattie, situazioni precarie e difficili, ecco dove ogni giorno riprendeva vita. Dove si fortificava, risuscitava, dove si abbeverava.
Cristo, il collante che li ha uniti, per l’eternità.
Buon anniversario mamma e papà.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA SEMPLICI SCATTI

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