Primo suggerimento: considerate il vero significato della nascita di Gesù Invidia e avidità sono purtroppo ben radicate nella società moderna. La nostra cultura, infatti, inculca queste tendenze fin da molto presto, e la celebrazione moderna del Natale non aiuta in questo senso.
L’invidia e l’avidità, però, non ci fanno mai bene. Ci lasciano insoddisfatti, e ci fanno sempre guardare la cosiddetta erba più verde, che non è mai alla nostra portata.
Come evitare questi due vizi?
Fra’ Luis di Granada, un domenicano del XVI secolo, ha offerto utili consigli al riguardo nel suo libro intitolato Guida del Peccatore, in cui presenta un progetto passo dopo passo per i peccatori che desiderano iniziare a praticare la virtù liberi dalla schiavitù del peccato.
A suo avviso, il primo modo per combattere l’invidia e l’avidità è prendere in considerazione la nascita di Gesù:
“Quando siete assaliti da questo vizio, armatevi di queste considerazioni: ricordate che il Nostro Signore e Salvatore, venendo in questo mondo, ha disprezzato il fatto di possedere ricchezze, che sono l’oggetto dei nostri desideri. Al contrario, ha amato talmente la povertà da scegliere come sua Madre non una regina ricca e potente, ma una Vergine povera e umile. Ha voluto nascere non in un palazzo, ma in una stalla desolata, la cui mangiatoia, coperta con un po’ di paglia, è stata il Suo unico letto”.
Un altro consiglio è ricordare che le cose materiali non soddisferanno il nostro cuore:
“Oltre a questo, tutte le ricchezze del mondo, se anche le possedeste, non soddisferebbero mai i desideri del vostro cuore. Non farebbero che infiammarli e aumentarli. Per quanto siano ingenti i beni che accumulate, ci sarà un vuoto continuo dentro di voi; non smetterete mai di desiderare di più”.
Seguiamo quindi i consigli del Nostro Salvatore e condividiamo la nostra ricchezza con i poveri, perché sia portata davanti a noi nel Regno di cui speriamo di godere. In questo modo, eviteremo invidia e avidità.
Leggi anche:
Il miglior corto animato per capire perché l’invidia danneggia solo noi stessi
Leggi anche:
L’invidia: quella carie spirituale che avvelena le relazioni e distrugge la comunione.
Leggi anche:
Il peccato dell’avidità – perché il mondo intero non è abbastanza