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Suggerimenti spirituali su come superare l’odio per qualcuno

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Philip Kosloski - pubblicato il 25/11/20
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Quando iniziate a provare forti sentimenti di odio nei confronti del prossimo, provate questoCi sono momenti nella nostra vita in cui la rabbia può raggiungere un livello malsano, dando vita all’odio nei confronti di una persona che ci ha fatto del male in qualche modo. Non è lo stile di vita evangelico, e Gesù ha usato parole forti contro questi pensieri dannosi: “Ma io vi dico: chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale” (Matteo 5, 22).

La buona notizia è che con la grazia di Dio possiamo superare la nostra ira e praticare la carità, anche quando siamo tentati di esplodere di rabbia.

Il venerabile Luis di Granada, un sacerdote domenicano del XVI secolo, dava questo consiglio in un libro chiamato giustamente La Guida del Peccatore, in cui offre un programma passo dopo passo per i peccatori che vogliono iniziare a praticare la virtù e liberarsi dalla schiavitù del peccato.


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Il primo suggerimento è che dovremmo pensare a Gesù e a come Egli ha sopportato tante offese da parte nostra:

“Se è difficile controllare la vostra ira, stimolata dall’offesa di un’altra creatura, considerate quanto più Dio ha tollerato da voi e quanto ha sopportato per voi. Non siete stati forse il Suo nemico quando Egli ha versato l’ultima goccia del Suo Sangue per voi? E guardate con quale dolcezza e pazienza sopporta le vostre offese quotidiane contro di Lui, e con quale misericordia e tenerezza vi accoglie quando tornate a Lui. Gesù è paziente con noi, e allora non dovremmo essere anche noi pazienti con gli altri?”

Uno dei motivi per cui ci arrabbiamo è un amore disordinato per noi stessi.

“Il rimedio principale e più efficace contro questo vizio è strappare dal nostro cuore l’amore disordinato per noi stessi e per tutto ciò che ci appartiene. In caso contrario, la minima parola o azione rivolta contro di noi o contro i nostri interessi provocherà la nostra ira. Più siamo inclini a questo vizio, più dovremmo essere perseveranti nella pratica della pazienza. Abituatevi, per quanto potete, ad affrontare con calma le contraddizioni e le delusioni che probabilmente incontrerete, e il loro effetto su di voi diminuirà notevolmente”.

Ricordiamo, infine, di non agire mai in preda alla rabbia, perché quando i nostri sentimenti si placano abbiamo la mente molto più libera e le idee più chiare:

“Non agite mai finché non è passata la rabbia, o fino a quando non avrete ripetuto una o due volte il Padre Nostro o qualche altra preghiera. Plutarco racconta di un uomo saggio che, congedandosi da un monarca, lo avvertì di non parlare o agire mai in preda alla rabbia, ma di aspettare finché non avesse ripetuto tra sé e sé tutte le lettere dell’alfabeto. Traete una lezione da questo, ed evitate le conseguenze negative del fatto di agire sotto l’impulso dell’ira”.

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