Secondo la tradizione, quando un sacerdote dell’VIII secolo dubitò della Presenza Reale, l’ostia si trasformò in Carne e il vino in Sangue
“Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»” (Giovanni 20, 29)
Anche se in Italia sono avvenuti vari miracoli eucaristici, quello di Lanciano è il più notevole.
Lanciano è una cittadina di origini romane dell’Abruzzo. Il miracolo ha avuto luogo nell’VIII secolo in una piccola chiesa dedicata ai Santi Longino e Domiziano, affidata a un piccolo gruppo di monaci di rito orientale dell’Ordine basiliano.
La storia del miracolo eucaristico
Secondo le leggende e i resoconti scritti, uno dei sacerdoti dubitava della Presenza Reale di Gesù nell’Eucaristia. Mentre celebrava la Messa, non appena pronunciate le parole della consacrazione l’ostia si trasformò in Carne e il vino in Sangue. Presto il Sangue si coagulò in cinque grumi dalla forma irregolare.
Le reliquie vennero conservate nella chiesa di San Longino fino al completamento della costruzione di quella di San Francesco. Nel 1920 vennero collocate dietro l’altar maggiore, dove si trovano ancora oggi. La chiesa è affidata alla custodia dei Francescani Conventuali.
Visitando la chiesa
Entrando nella navata, gli occhi del visitatore sono immediatamente attirati da ciò che si trova dietro l’altar maggiore. Sotto un monumentale ciborio di marmo c’è un tabernacolo marmoreo contenente il miracolo eucaristico.
Il baldacchino è nascosto dietro un alto velo scuro, a ricordare il velo del Tempio di Gerusalemme, che separava lo spazio sacro dal Sancta Sanctorum, il santuario interno del tabernacolo in cui si trovava Dio.
Una scala subito dietro le reliquie permette l’osservazione da vicino. La Carne è conservata in un ostensorio d’argento, opera di un artista napoletano dell’inizio del XVIII secolo. Il Sangue è contenuto in un calice di cristallo di roccia del XVII secolo.
Se altri miracoli eucaristici sono difficili da constatare, e spesso sono macchie di sangue scuro su paramenti liturgici o pergamena, questo è unico.
Nel miracolo eucaristico di Lanciano, l’ostia ha una forma circolare e ha dimensioni simili all’ampia ostia che viene usata durante la Messa. È piatta, anche se si crede che una volta avesse la forma di cuore. Alcuni suggeriscono che si sia appiattita a un certo punto per entrare nel reliquiario. Intorno al vertice ci sono vari fori, forse dovuti a piccoli chiodi che vennero inizialmente applicati per esporla. Si pensa che il grande spazio non sia dovuto al deterioramento, ma sia una delle cavità del cuore.
Leggi anche:
I cristiani devono credere ai Miracoli Eucaristici?
Indagine scientifica sulle reliquie
Nel novembre 1970, su richiesta dell’arcivescovo di Lanciano e con l’autorizzazione del Vaticano, i Francescani hanno sottoposto le reliquie ai test scientifici.
Il compito è stato affidato al dottor Edoardo Linoli, responsabile dell’ospedale di Arezzo e docente di Anatomia, Istologia, Chimica e Microscopia clinica, assistito dal professor Ruggero Bertelli dell’Università di Siena.
Il 4 marzo 1971 è stato diffuso un resoconto dettagliato degli studi. Eccone le conclusioni principali:
- La Carne è muscolo cardiaco umano consistente in tessuto muscolare striato del miocardio.
- Nella Carne ci sono varie sezioni del cuore: il miocardio, l’endocardio, il nervo vago e il ventricolo sinistro del cuore per il maggiore spessore del miocardio.
- Il Sangue è sangue umano: l’analisi cromatografica lo ha dimostrato con certezza.
- La Carne e il Sangue erano umani e appartenevano entrambi allo stesso gruppo sanguigno, AB.
- Non c’erano tracce di sali o sostanze di conservazione usate nell’antichità per imbalsamare o mummificare.
Chi ha studiato il miracolo ha concordato sul fatto che fosse straordinario che la Carne e il Sangue si fossero preservati per 12 secoli, pur essendo stati lasciati allo stato naturale ed esposti continuamente all’atmosfera e agli agenti biologici.
Sotto la chiesa c’è un sito archeologico che rivela parti dell’antica chiesa di San Longino, dove ha avuto luogo il miracolo.
Ogni Messa è un miracolo
Se un miracolo come quello di Lanciano può colpire, non dovremmo mai dimenticare che ogni volta che assistiamo alla Messa testimoniamo un miracolo. Alla consacrazione, la sostanza del pane e del vino viene transustanziata nel Corpo e nel Sangue di nostro Signore, anche se gli “accidenti” – le caratteristiche – del pane e del vino in genere restano. Dio ci permette di osservare occasionalmente eventi come quello di Lanciano, in cui cambia non solo la sostanza, ma anche gli accidenti.
Anche se nessuno conosce la mente di Dio, forse è perché anche noi, come il monaco basiliano e San Tommaso, possiamo “vedere e credere”.