E’ il frate conventuale Padre Marco Moroni, già Guardiano del Convento San Francesco di Bologna dal 2017 al 2020.
È iniziato ieri il servizio di padre Marco Moroni come nuovo Custode del Sacro Convento di Assisi. La sua successione a padre Mauro Gambetti, che Papa Francesco eleverà a cardinale nel concistoro del prossimo 28 novembre, è divenuta ufficiale dopo il giuramento con l’intera comunità francescana conventuale, che è avvenuto in forma privata e semplice (Perugia Today, 14 novembre).
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Giù due volte è stato Guardiano di un convento
Andiamo a scoprire chi è il nuovo Custode del Sacro Convento di Assisi. Il portale San Francesco (14 novembre) ha pubblicato un suo curriculum. Padre Moroni ha svolto i seguenti servizi nell’Ordine francescano:
Docente di Antropologia teologica ed Escatologia nell’Istituto Teologico Sant’Antonio Dottore di Padova dal 2001 al 2005.
Guardiano (Convento San Francesco di Treviso) dal 2005 al 2013.
Definitore provinciale (Provincia Patavina di Sant’Antonio) dal 2009 al 2013.
Definitore e Segretario Custodiale (Custodia Generale del Sacro Convento di Assisi) dal 2015 al 2017.
Guardiano (Convento San Francesco di Bologna) dal 2017 al 2020.
Il 29 giugno 2020 è stato eletto dal Ministro generale OFMConv, fra Carlos Alberto Trovarelli, Custode generale della Custodia Generale del Sacro Convento di Assisi, presso la quale si è trasferito il 1° settembre 2020, in vista dell’inizio del mandato, previsto inizialmente per il mese di febbraio 2021.
Le parole del giuramento di Padre Moroni
Un frate esperto e capace sarà dunque il Custode del Sacro Convento di Assisi. Ecco le parole pronunciate nel suo giuramento.
“Io, fra Marco Moroni – la professione di fede riportata dal portale sanfrancesco.org – credo e professo con ferma fede tutte e singole le verità che sono contenute nel Simbolo della fede. (…) Fermamente accolgo e ritengo anche tutte e singole le verità circa la dottrina che riguarda la fede o i costumi proposte dalla Chiesa in modo definitivo. Aderisco inoltre con religioso ossequio della volontà e dell’intelletto agli insegnamenti che il Romano Pontefice o il Collegio dei Vescovi propongono quando esercitano il loro magistero autentico, sebbene non intendano proclamarli con atto definitivo”.
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“Prometto di conservare sempre la Comunione…”
Ha proseguito il nuovo Custode:
“Nell’assumere l’ufficio di Custode generale – ha detto tra l’altro padre Marco Moroni – prometto di conservare sempre la comunione con la Chiesa cattolica, sia nelle mie parole che nel mio modo di agire. Adempirò con grande diligenza e fedeltà i doveri ai quali sono tenuto verso la Chiesa, sia universale che particolare, nella quale, secondo le norme del diritto, sono stato chiamato a esercitare il mio servizio. Nell’esercitare l’ufficio, che mi è stato affidato a nome della Chiesa, conserverò integro e trasmetterò e illustrerò fedelmente il deposito della fede, respingendo quindi qualsiasi dottrina ad esso contraria (…)” .
Sottomissione e osservanza della Regola
Il giuramento si è concluso così:
“Prometto, infine, che, in tutto il tempo del mio ufficio e per quanto mi sarà possibile – ha concluso padre Marco Moroni – procurerò che l’osservanza della Regola e delle Costituzioni sia coltivata e promossa in Custodia e a tal fine da parte mia non risparmierò cura, fatica e zelo. Prometto inoltre sottomissione, riverenza e obbedienza al Ministro generale e confermo a lui la mia fedeltà. Così Dio mi aiuti e questi santi Vangeli che tocco con le mie mani”.
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