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Le azioni che il nostro angelo custode compie per proteggerci

Invocare il nostro angelo fa avvertire più vicina la sua protezione. La pratica dei "martedì" è raccomandata dalla Chiesa.
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don Marcello Stanzione - pubblicato il 13/11/20
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I nostri protettori vegliano su di noi, ci guardano, ci guidano. Nei loro incarichi essi ci vedono come anime di inestimabile valore poiché fummo  redenti dal Sangue di Cristo.

La fede cattolica non dipende soltanto dal riconoscere l’esistenza degli angeli custodi dati a noi da Dio. Essa va oltre e asserisce con assoluta certezza che ogni essere vivente ha il proprio angelo custode. Inoltre, è anche una credenza cattolica universale che non soltanto ogni uomo, ogni bambino di grazia, ma ogni singolo essere vivente che si trova sulla terra, cristiano o non cristiano, in grazia o in peccato, è nel corso di tutta la vita sotto la vigilanza di un Angelo Custode.

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William Adolphe Bouguereau 1881/Public Domain via Wikipedia

L’avvertimento di Gesù

È sufficiente affermare che ciò è assolutamente certo. Inoltre, si ritiene che ogni essere umano ha il proprio Angelo custode, assegnato a lui personalmente e a nessun altro. Anche le parole di Gesù giungono a questa conclusione. “Non disprezzate nessuno di questi piccoli”. Egli avvertì solennemente i propri discepoli, “poiché io vi dico che i loro angeli in cielo vedono sempre il volto di Mio Padre che è nei cieli.”

Il ministero degli angeli custodi

Il ministero di questi angeli custodi consiste: 1) nello scacciare i pericoli dal corpo e dell’anima. 2) nel prevenire i cattivi pensieri suggeriti da Satana, e di fuggire le occasioni di peccato e aiutarci a superare le tentazioni. 3) nell’illuminarci, istruirci e infondere in noi santi pensieri e pii desideri. 4) nell’offrire a Dio le nostre preghiere e pregare per noi. 5) nel correggerci se pecchiamo. 6) nell’aiutarci nell’agonia della morte, nel rafforzarci e confortarci. 7) nel condurre le nostre anime in Paradiso, o in Purgatorio dove consolarci.

Dunque i nostri Angeli Custodi vegliano su di noi, ci guardano, ci guidano. Nei loro incarichi essi ci vedono come anime di inestimabile valore poiché fummo  redenti dal Sangue di Cristo.



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E’ sicuramente il nostro migliore amico

Sebbene essi non possono penetrare il santuario interiore del cuore umano che Dio ha riservato per Se stesso, fanno tutto ciò che possono per aiutarci. Tuttavia, è in nostro potere con un atto della nostra libera volontà esporre i nostri intimi pensieri al nostro angelico compagno. E ciò è a nostro vantaggio, poiché una tale fiducia nella sua illuminante guida è di grande beneficio alla nostra anima. Dopo Dio e la nostra Beata Madre Maria, egli è sicuramente il nostro miglior amico, e se noi lo amiamo realmente, non dobbiamo avere segreti da nascondergli.

“Noi non lo percepiamo sensibilmente. Non sentiamo avvertimenti sussurrati alle nostre orecchie. Le nostre mani non possono toccarlo né i nostri occhi vederlo. Ma invisibilmente egli è con noi. Dal primo momento della nostra vita egli ci protegge ed egli non avrà completato il suo compito fino a quando non ci fideremo, e vedremo con lui la gloria della Visione di Dio”.

Invocare il proprio angelo: una pratica che ci fa sentire protetti.

La lezione di Padre Faber sugli angeli custodi

Anche Padre Faber, studiosi di angelologia, descrive in modo commovente e poetico la sollecitudine dei nostri Angeli Custodi:

“Accanto a noi è vissuta sempre una vita aurea. Uno spirito principesco si trova lì, che vede Dio e gode dello splendore del Suo Volto più vicino dei limiti delle nostre braccia distese. Una guerra invisibile viene combattuta attorno ai nostri passi, ma quel bellissimo Spirito non lascia che il suo rumore affligga le nostre orecchie. Egli combatte per noi e non vuole ringraziamenti, ma cela le sue silenziose vittorie ma continua a fissare Dio. La sua tenerezza per noi è indescrivibile. Il suo ufficio andrà oltre la tomba, fino a quando si fonderà in un vincolo ancora più dolce come l’uguaglianza celeste, quando nel giorno della resurrezione noi promettiamo l’un l’altro, in quei primi momenti, un infinito beato amore.

Fino ad allora non sapremo da quanti pericoli egli ci ha liberati, né quanta della nostra salvezza è in realtà dovuta a lui. Nel frattempo egli non merita niente per la sollecitudine del suo ufficio. Egli è oltre il potere del merito, in quanto egli ha raggiunto la visione di Dio. Il suo lavoro è un lavoro di amore, perché sa che la dolce presenza alla nostra destra fa parte dell’eterno creativo amore di Dio verso la nostra anima”.


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Il pensiero di san Newman al suo protettore celeste

SAINT John Henry Newman

Public Domain

Sì, noi abbiamo in lui un amico invisibile e un benefattore, un intimo e infallibile compagno nel nostro viaggio attraverso la vita… Quanto spesso forse abbiamo sentito la sua presenza e il suo potere salvarci dai pericoli! Come lo ricompenseremo mai per l’amore che ci ha dimostrato! Con sconfinata fede e tenero affetto gli ripetiamo quelle preziose parole indirizzate dal cardinale santo John Henry Newman al suo caro angelo custode.

Mio vecchio amico, mio dal momento

in cui trassi il mio primo respiro.

Mio amico fedele, che sarai mio

immancabile fino alla morte.

Sei sempre stato al mio fianco.

Il mio Creatore confidando in te

consegnò la mia anima, nel tempo che stabilì.

L’infante bambino dalle spoglie mortali

eri il mio protettore alla fonte.

E tu, ogni nuovo anno

mi sussurravi frammenti di verità

nel mio orecchio da bambino.

E rimarrai vicino al mio letto

quando la vita declinerà.

Geloso, zelante nemico

di dubbio, impazienza e di tenebra.

Mio amico davanti al Giudizio.

E mio amico se fossi destinato a stare

nella dorata fornace

fin quando avrò estinto il mio peccato.

O fratello della mia anima.

quando avrò ottenuto la remissione.

le tue amorevoli braccia allora mi solleveranno.

Le tue ali mi porteranno a casa.


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