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Attentato di Nizza, musulmani compatti: “Ignobile inneggiare ad Allah”

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 30/10/20
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L’atto di terrorismo è etichettato come “criminale” dalle principali autorità islamiche

L’islam moderato contro i terroristi che hanno causato il grave attentato di Nizza. Non ci sono giustificazioni di nessun tipo per un’azione «criminale». E che non ha nulla da spartire con la dottrina islamica. I musulmani, ad eccezione di qualche voce fuori dal coro, reagiscono con forza contro ogni strumentalizzazione dei terroristi.

Piccardo: squilibri mentali che fanno sanguinose derive

Hamza Piccardo, editore, islamista, responsabile di numerose associazioni mussulmane italiane afferma: «Siamo sbigottiti e affranti e vicini alle famiglie delle vittime, alla gente di Nizza. E a coloro i quali, innocenti, dovranno subire le ricadute dell’islamofobia che rischia di diventare virulenta e mortifera. Niente può, non dico giustificare, ma neppure dare un senso a queste azioni, frutto di evidente sociopatia, squilibri mentali che hanno sanguinose derive» (Il Vostro Giornale, 30 ottobre).

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Valery HACHE | AFP
Fiori sul luogo dell'attentato di Nizza, in cui hanno perso la vita tre persone.

Il collaboratore dell’imam di al-Azhar: abominevole attacco

Non ha paura di essere diretto nella condanna di «questo abominevole attacco terroristico», Mohamed Abdesalam Abdellatif, segretario generale del Comitato superiore della Fraternità umana, stretto collaboratore del Grande imam di al-Azhar, Ahmed al-Tayeb.

«Vorrei dire al popolo francese – aggiunge – che siamo tutti dalla stessa parte contro il terrorismo. Dobbiamo essere ancora più uniti nell’affrontare questo nemico comune che manipola le differenze per dar sfogo al suo odio insensato. Per favore francesi, non lasciate che la rabbia e lo sdegno avvelenino il vostro tessuto sociale plurale, il quale vi ha reso un esempio per il mondo» (Avvenire, 30 ottobre).



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L’Ucoii: nessuno usi il nome di Allah per atti barbari

Tra le reazioni dei musulmani sull’attentato di Nizza, emerge una condanna senza alcuna riserva, «senza se e senza ma», dall’Ucoii, l’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia. L’Ucoi, oltre ad esprimere il cordoglio per le famiglie delle vittime della strage, condanna «con forza gli estremismi violenti che nulla hanno a che vedere con gli insegnamenti» dell’islam e del suo credo.

L’Unione, che manifesta la sua «preoccupazione in merito al degenerare della situazione interna francese». Sollecita anche ad abbassare i toni «per poter agevolare una proficua collaborazione per il bene» delle società. Nessuno, si legge nel comunicato a firma del presidente dell’Ucoii, Yassine Lafram, «usi il nome di Allah indegnamente per giustificare atti ingiustificabili, deprecabili e barbari» (Vatican News, 30 ottobre).

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Photo by Valery HACHE / AFP
La basilica di Notre Dame a Nizza, dove è avvenuto l'attentato.

Attentati a Nizza, la comunità musulmana di Roma in piazza

Da una parte la solidarietà alle famiglie dalle vittime dell’attentano di Nizza, in Francia, nella giornata di giovedì 29 ottobre. Dall’altra, la richiesta di “rispetto per il Profeta”, per la religione islamica e la libertà di culto.

La comunità musulmana di Roma si è ritrovata in piazza Vidoni, nel cuore della Città Eterna, per un momento di riflessione e di preghiera. «L’islam è una religione di pace – dice Batchu dell’associazione culturale bengalese Dhuumcatu -. Il gesto di un singolo non può colpire tutti noi» (Roma Today, 30 ottobre).



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La manifestazione di Berlino contro la Francia

Fuori dal coro della condanna all’attentato di Nizza, una manifestazione di musulmani a Berlino, che invece hanno attaccato la Francia. La polizia berlinese ha affermato che alla manifestazione di Neukölln, il quartiere multietnico della capitale tedesca, hanno partecipato anche noti affiliati alle frange islamiste presenti in Germania.

I manifestanti, come detto, hanno protestato contro Macron e la sua presunta islamofobia, nonché contro le vignette di Charlie Hebdo. «Con queste caricature la Francia ha ferito profondamente il nostro islam», ha affermato un oratore durante il comizio. Alcuni dei presenti impugnavano dei cartelli con l’immagine del profeta Maometto e tutta la piazza ha scandito in coro «Allah Akbar» (Il Primato Nazionale, 30 ottobre).



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