“La lotta tra la Chiesa e il mondo ha questo di particolare: il mondo sembra sempre vincere, ma di fatto è lei che vince”I nemici della Chiesa proclamano sempre che la Chiesa è morta. San John Henry Newman ci ricorda però la vera realtà: la vittoria dei nemici della Chiesa è solo apparente, perché “le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”. Alla fine, è Cristo che ci offre questa garanzia!
Il cardinale inglese convertito al cattolicesimo e canonizzato da Papa Francesco diceva: “Essendo stata fondata nella prima venuta di Cristo, la Chiesa non scomparirà prima del Suo ritorno”, e approfondiva questa certezza in modo ispiratore. Questo passo dei suoi scritti, ad esempio, affronta proprio questa realtà. Il testo appare nei suoi Sermoni sui temi del giorno, nº 6, Fede ed Esperienza, 2.4:
“Era fonte di perplessità per chi crede, come leggiamo nei salmi e nei profeti, vedere che i malvagi avevano successo laddove i servi di Dio sembravano fallire. E lo stesso accade al tempo del Vangelo.
La Chiesa possiede questo privilegio speciale, che nessun’altra religione ha: quello di sapere che, essendo stata fondata nella prima venuta di Cristo, non scomparirà prima del suo ritorno. In ogni generazione, però, sembra che soccomba e che i suoi nemici trionfino. La lotta tra la Chiesa e il mondo ha questo di particolare: il mondo sembra sempre vincere, ma di fatto è lei che vince. I suoi nemici trionfano costantemente, dicendola vinta; i suoi membri perdono spesso la speranza. Ma la Chiesa resta!”
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I nemici della Chiesa fanno il loro tempo, ma la Chiesa è eterna
“I regni vengono fondati e crollano; le Nazioni si ampliano e scompaiono; le dinastie iniziano e terminano; i prìncipi nascono e muoiono; le leghe, i partiti, le coalizioni, gli uffici, le corporazioni, le istituzioni, le filosofie, le sette e le eresie si fanno e si disfano. Fanno il loro tempo, ma la Chiesa è eterna. E nel loro tempo, però, sembrano avere una grande importanza (…) In questo momento, molte cose mettono alla prova la nostra fede. Non vediamo il futuro; non vediamo che quello che sembra ora avere successo non durerà a lungo. Oggi vediamo filosofie, sette e clan fiorenti.
La Chiesa sembra povera e impotente (…) Chiediamo a Dio di istruirci: abbiamo bisogno che ci insegni; siamo ciechi. Quando le parole di Cristo hanno messo alla prova gli apostoli, Gli hanno chiesto: ‘Aumenta la nostra fede’ (Lc 17,5). CerchiamoLo con sincerità: non ci conosciamo, abbiamo bisogno della Sua grazia. Qualunque sia la perplessità a cui ci induce il mondo, cerchiamoLo con spirito puro e sincero. Chiediamo umilmente che Egli ci mostri quello che non comprendiamo, che addolcisca il nostro cuore quando si ostina, che ci dia la grazia di amarLo e di obbedirGli fedelmente nella nostra ricerca”.
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