La prima persona non ebrea ad essere diventata cristianaCornelio era un centurione romano che pur non avendo origini ebraiche era pio e timoroso di Dio. Apparteneva alla coorte chiamata Italica, ed è passato alla storia come primo pagano ad essersi convertito al cristianesimo.
Il capitolo 10 degli Atti degli Apostoli narra che un giorno, verso le tre del pomeriggio, stava pregando Dio dubitando della Sua volontà.
Ebbe allora la visione di un angelo che gli disse di mandare degli uomini a Ioppe per far venire un certo Simone, noto anche come Pietro, che gli avrebbe fornito le risposte che cercava.
Pietro, che in quel momento stava visitando le chiese della Giudea, aveva avuto a sua volta una visione che chiariva che la volontà di Dio era ammettere i gentili all’interno della Chiesa.
Incontrando i messaggeri di Cornelio, quindi, Pietro accettò subito l’invito e andò a casa sua a Cesarea.
Quando entrò iniziò a predicare il Vangelo, e mentre parlava lo Spirito Santo scese su tutti i presenti, manifestandosi con il dono delle lingue.
Pietro ordinò che quanti erano lì presenti venissero battezzati in nome di Gesù.
L’evento ha un’importanza fondamentale nella storia della Chiesa, perché si aprì tanto ai non circoncisi che ai circoncisi, liberandosi dal formalismo antico.
Da quel momento iniziò l’evangelizzazione dei “gentili”.
Leggi anche:
Signore, dammi la fede del centurione romano!
Alcuni esperti occidentali di martirologia hanno definito Cornelio come vescovo di Cesarea, ma storici ecclesiastici antichi come Eusebio di Cesarea e Origene, strettamente legato a Cesarea, non confermano questo episcopato.
La casa di Cornelio venne trasformata in chiesa. La matrona romana Santa Paola la visitò alla fine del IV secolo durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa, descritto da San Girolamo.