Antonella Luberti, ex modella, scenografo e architetto ha iniziato un lungo pellegrinaggio con “Maria Madre di Amore e Misericordia”. La sua storia ricorda quella del quadro della Divina Misericordia
E’ iniziato da Padova il pellegrinaggio del quadro della Madonna apparsa in sogno ad Antonella Luberti, architetto, scenografa ed ex modella 54enne. “Maria Madre di Amore e Misericordia”, questo il nome dato alla Vergine, è impressa sua una tela che è stata dipinta da un pittore polacco. Oggi il quadro è diventato simbolo di speranza e lotta contro il coronavirus, scrive la rivista Miracoli (ottobre 2020).
La storia di Antonella, se pure con tempi e modi diversi, ricorda quella del quadro della Divina Misericordia fatto realizzare dopo una visione da santa Faustina Kowalska.
Il sogno di Antonella
«Una notte ho avuto in sogno una immagine della Madonna – spiega ad Aleteia – che mi ha regalato una pace incredibile. E’ avvenuto circa un anno fa, prima del lockdown. Venivo da un periodo non semplice, per motivi di salute e non. Allora dentro di me ho sentito di volerla dipingere, per poterla guardare sempre e ritrovare così, quella serenità che mi aveva dato. Ho cercato un pittore disponibile a farlo, e ne ho trovato uno polacco. Gli ho chiesto di riprodurla nei dettagli che gli ho chiesto. Non era un pittore qualunque: dipingeva già quadri sacri, era una persona che pregava, di gran fede».
Il preventivo “impossibile” del quadro
Il pittore le fece un preventivo dell’opera, «ma non avevo la possibilità di acquistarla a quelle cifre. Così gli ho rimborsato i soldi del bozzetto». In quel periodo è scoppiato il covid. «Dovevo andare ad Assisi, per partecipare ad una trasmissione, ma rinunciai quando già ero in viaggio. Proprio in quei momenti, pensai che l’immagine della Madonna che avevo sognato doveva essere realizzata ad ogni costo e poi diffusa. Ne parlai con il mio direttore spirituale».
La raccolta fondi
Da lì è partita la corsa contro il tempo di Antonella. «Per trovare la cifra necessaria a realizzare il dipinto, ho avviato una raccolta per un progetto spirituale legato al quadro. Così ho mandato dei messaggi scritti a degli amici con cui condivido la preghiera, non amici “ricchi”. Mi hanno risposto in tanti e secondo le loro possibilità hanno offerto un contributo, al quale si è aggiunto quello mio personale. Finalmente c’erano le condizioni per far dipingere l’opera, dalle dimensioni di un metro per un metro e mezzo».
La decisione: la Madonna sarà “Pellegrina d’Amore”
Ma quel quadro che riproduceva la Madonna avuta in sogno da Antonella, non doveva restare “privato”. «La mia idea era quello di creare un viaggio itinerante con il dipinto. Molti a cui lo dicevo erano scettici, sopratutto in tempo di covid. Chiamai il cardinale Angelo Comastri, a cui già in passato mi ero rivolta per un altro progetto. Gli ho inviato via mail la mia idea e l’immagine della Madonnina quasi definitiva. Mancavano solo delle modifiche al viso. Gli ho chiesto di approvarla, in modo da poter diffondere questo progetto di preghiera e spiritualità anche con il suo supporto. Ma questa mia richiesta, inizialmente, non ha ricevuto risposta».
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La risposta del cardinale
Quando le speranze si erano affievolite, il giovedì santo, giorno dell’ultima cena, Antonella aprì la mail e trovò la risposta del cardinale con una preghiera e l’approvazione dell’immagine, in cui la Madonnina tiene tra le mani il calice con l’eucaristia, da cui partono dei raggi di luce che rappresentano Gesù risorto. Raggi come quelli che si notano nel quadro della Divina Misericordia. «Il via libera del cardinale è stata una gioia immensa», aggiunge l’architetto.
«Qualche mese dopo, a settembre, sono tornata dal cardinale, e gli ho detto: “Eminenza posso stampare le immaginate con la preghiera che lei ha scritto?” E lui mi fa: “certo, altrimenti per quale motivo l’abbiamo scritta?”. Allora ho stampato le immaginette».
Prima tappa: Padova, nel ricordo del cancro sconfitto
Ed è iniziato il pellegrinaggio con il quadro della Madonna avuta in sogno. «Ma non sono io a portare l’immagine itinerante – spiega Antonella – è il Signore che attraverso me la porta dove vuole, come vuole, quando vuole. Abbiamo iniziato negli ospedali. Il primo è stato quello di Padova. Una scelta emblematica poiché quell’ospedale è stato fondamentale per il percorso di guarigione dal tumore che ho avuto qualche anno fa. Il 2 ottobre il cappellano mi aveva dato l’ok all’iniziativa, peraltro alla vigilia del mio compleanno. Con il covid sembrava impossibile che la direzione sanitaria lo autorizzasse, eppure le cose sono andate per il verso giusto».
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Tra gli operatori sanitari dello “Spallanzani”
Il 15 ottobre, nuova tappa del pellegrinaggio con il quadro della Madonna. «Sono stata all’ospedale “Spallanzani” di Roma. Una commozione incredibile: è stata una festa a Maria, non solo una messa! C’erano tanti medici, che, sopratutto in questo periodo, rischiano la loro vita tutti i giorni per salvare i malati di covid. La “Pellegrina d’Amore” dà anche una carica spirituale nella preghiera comunitaria, quasi una gioia liberatoria, per chi convive tutti i giorni con i malati».
«La Madonnina vuole incrociare scienza e fede», osserva ancora Antonella, «rappresenta la preghiera affinché la scienza sia illuminata, perché doni speranza a chi ha paura. Per far sì che si trova un vaccino al più presto per combattere il coronavirus».
La Madre che va dai bambini
La prossima data della Madonna itinerante sognata da Antonella, è all’ospedale pediatrico “Gaslini” di Genova, nella mattinata del 21 ottobre. «La Madre che va dai bambini, dagli indifesi, dai più piccoli». Nel pomeriggio, il vescovo ausiliario di Genova Anselmi officia una celebrazione aperta nella Chiesa del Gesù del capoluogo ligure. «La Madonnina va dove serve amore. A chi la vuole ospitarla, lei consegna la sua presenza – conclude l’architetto – Confido che questo mio viaggio itinerante, nel tempo, diventi un’opera di misericordia materiale, oltre che spirituale, una gioia di condivisione».
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La preghiera “A Maria, Madre di Misericordia”
O Maria, Madre di Misericordia, talvolta, come i bambini, abbiamo paura del buio: il buio della disonestà tanto diffusa, il buio della famiglia senza valori, il buio dei giovani senza ideali.
O Maria, Madre di Misericordia, allarga le tue braccia materne e accoglici nel porto della tua pace: toglici dal cuore ogni paura e spegni l’arroganza che ci rende soli.
O Maria, Madre di Misericordia, vorremmo avere il cuore buono per diventare generosi come te; vorremmo avere la tua gioia per togliere a tutti il peso di ogni tristezza.
O Maria, Madre di Misericordia,mettici negli occhi la Luce portata nel mondo dal Tuo Figlio Gesù e accompagnaci nel viaggio della vita affinché i nostri passi siano semi che lasciano dovunque briciole dell’Amore di Dio. Amen.
Angelo Card. Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano
Arciprete della Basilica Papale di San Pietro.