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Ispirate dall’enciclica, delle suore italiane offrono ospitalità ai rifugiati nel proprio convento

REFUGEES
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John Burger - pubblicato il 13/10/20
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Delle religiose siciliane trasformano una loro casa perché Papa Francesco possa istituirvi un centro di accoglienza per chi fugge dalla guerraNella nuova enciclica di Papa Francesco, Fratelli Tutti, il Pontefice ricorda la necessità di offrire un’ospitalità adeguata ai migranti che fuggono da guerre, persecuzioni e catastrofi naturali.

Un gruppo di suore siciliane ha letto il testo e ha deciso di fare qualcosa al riguardo. Le Suore Serve della Divina Provvidenza di Catania avevano un convento a Roma e volevano che il Papa lo utilizzasse a questo scopo.

Lunedì l’Ufficio per la Carità Papale, guidato dal cardinale Konrad Krajewski, ha annunciato la trasformazione dell’edificio in un centro di accoglienza per rifugiati. L’edificio, noto come “Villa Serena”, è situato a cinque chilometri a sud-ovest del Vaticano.

Il cardinal Krajewski, che come “elemosiniere papale” è incaricato di assistere i poveri a nome del Pontefice, ha affermato che l’edificio verrà utilizzato per ospitare rifugiati, soprattutto donne sole, donne con minori e famiglie vulnerabili, che arrivano in Italia attraverso il programma dei corridoi umanitari.


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Ecco cosa accadrà

Il centro riuscirà a ospitare fino a 60 persone e le accoglierà nei primi mesi dopo il loro arrivo, accompagnandole nel percorso per ottenere un alloggio e un lavoro.

L’amministrazione dell’edificio verrà affidata alla Comunità di Sant’Egidio, particolarmente attiva fin dalla crisi dei migranti del 2015, durante la quale ha aperto corridoi umanitari per i rifugiati siriani e africani.

Nel 2016, la Comunità di Sant’Egidio ha portato Papa Francesco a visitare il campo di rifugiati di Moria, sull’isola greca di Lesbo.

Non è la prima volta che il pontificato di Francesco è coinvolto nella trasformazione di edifici religiosi per assistere i meno fortunati. Lo scorso anno il Papa ha dato la sua benedizione a un nuovo “palazzo per i poveri” di quattro piani situato proprio accanto al colonnato di Piazza San Pietro. Acquistato dal Vaticano negli anni Trenta, si è svuotato quando la congregazione di religiose lo ha abbandonato. Francesco ha detto al cardinale Krajewski di trasformarlo in un rifugio dove i senzatetto e i poveri di Roma potessero mangiare, dormire e apprendere delle abilità che possano tornare loro utili in futuro.

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