Io vi guardo ammirato e pieno di gratitudine. Dio vi benedica tutti. Siete grandi! E tiferò sempre per voi.Oggi ho incrociato la mamma di un mio giovane ex alunno. Bella, radiosa, dagli occhi vivissimi e penetranti, con un sorriso smagliante: il nostro “ragazzo” è diventato docente di Filosofia e in questi giorni ha percepito il suo primo stipendio da insegnante. Io so bene chi è: lo conosco come un allenatore conosce il suo atleta.
E’ un ben-riuscito, avrebbe fatto bene anche da solo, sempre e comunque, ovunque. E va ad aggiungersi alla ormai non piccola schiera di ex-alunni che hanno scelto questa strana disciplina: chi Filosofia, chi Psicologia, qualcuno Sociologia. So di qualche temerario che si sta cimentando in discipline storiche. Non molti insegnano, ma tutti sono ben riusciti. Qualcuno ha scelto la carriera universitaria, una mia ex alunna sta girando il mondo come studiosa di Filosofia ormai affermata, per la sua strada.
La mia? La mia è sempre la stessa: io vado avanti, col passo che è il mio – e solo il mio, sempre più lento, sempre più incerto: ma loro – ed è questo quello che conta – corrono spediti, là avanti e io li guardo ammirato e pieno di gratitudine, mentre velocemente si fanno più piccoli e svaniscono in un orizzonte che ora non capisco più, che non so decifrare, che non riesco a mettere a fuoco né a dominare, non con la mente e ormai nemmeno con la forza del polso.
Ma resta una gioia grande, che nessuno mi toglierà mai: quella di aver avuto l’onore e la grande fortuna di aver sostenuto ed incoraggiato tanti piccoli-grandi che mi hanno ripagato nel migliore dei modi: superando il maestro e volando molto oltre, più di quanto io non riesca nemmeno ad immaginare. Dio vi benedica tutti. Siete grandi! E io tiferò sempre per voi.
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