Devono citare atti sessuali che possono essere praticati con la combinazione delle parole uscite da due dadi lanciati insiemeTra gli “strumenti di educazione sessuale” che il Governo britannico ha finanziato perché siano usati nelle scuole c’è un “gioco” in cui gli adolescenti devono lanciare due dadi e discutere gli atti sessuali collegati ai termini usciti in ogni dado. Tra le parole impresse sui dadi che gli alunni devono discutere ci sono gli organi genitali maschile e femminile, ma anche i termini “ano”, “mani e dita”, e “bocca”. Il “gioco” chiede agli alunni di indicare attività sessuali che possano essere praticate con la combinazione delle parole uscite dai due dadi lanciati insieme.
Secondo il quotidiano The Times, il manuale di questo “strumento di educazione sessuale” avverte i professori che “non tutte le combinazioni sono facili da discutere, e alcune potranno sembrare impossibili, ma l’obiettivo è far sì che le persone parlino e limitino le supposizioni su quale tipo di sesso può essere praticato”.
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L’impresa ideatrice del “gioco” è la Proud Trust, e il nome del suo materiale è “Sexuality aGender v2”, descritto come “uno strumento inclusivo di salute sessuale”. Secondo l’impresa, il “kit” è destinato “ad adolescenti a partire dai 13 anni e rivolto all’uso nelle scuole secondarie, nelle università e in altri ambienti giovanili”. Il sito della Proud Trust aggiunge:
“Il ‘Sexuality aGender v2’ è un kit di strumenti che offre un insieme più ampio e utile di conversazioni con giovani di ogni tipo, perché presume che tutti abbiano un genere ma possano avere modi diversi di descrivere o vivere il proprio; che tutti abbiano una sessualità, ma possano avere modi diversi di descrivere o vivere la propria; che tutti abbiano un corpo con organi genitali, ma gli organi genitali di un corpo possano essere diversi da quelli di un altro; che tutti abbiano gusti e desideri, ma ciascuno possa avere gusti e desideri diversi dagli altri; che le parti del corpo si uniscano nell’attività sessuale, ma i gusti e i desideri sessuali di una persona possano essere diversi da quelli di un’altra”.
Lo sviluppo del progetto del “kit Sexuality aGender v2” ha ricevuto 99.960 (circa 110.000 euro) sterline dal Governo britannico.
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Il Regno Unito ha anche annunciato di recente che potrà penalizzare le scuole che non insegnano “questioni LGBT” ai bambini. Secondo il Daily Mail, un portavoce dell’Ofsted, organo che regola l’insegnamento britannico, ha esposto la questione in questi termini:
“L’orientamento del Dipartimento per l’Istruzione mostra chiaramente che le scuole secondarie devono insegnare questioni LGBT. A partire dalla prossima estate, quindi, se le scuole secondarie non impartiranno lezioni sulle relazioni tra persone dello stesso sesso riceveranno come minimo il parere ‘Richiede miglioramenti’ a livello di leadership e gestione. L’orientamento del Governo è che le scuole primarie avranno più potere discrezionale circa il momento in cui le questioni LGBT sono adeguate all’età, e quindi non riceveranno necessariamente una valutazione negativa se le escluderanno”.