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“Mio figlio non si scolla dagli schermi”

CHILDREN, PLAY, SMARTPHONE
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Catholic Link - pubblicato il 24/09/20
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7 consigli per educare nelle virtùdi Silvana Ramos

Poco tempo fa, il parental control che usiamo con i bambini in casa ci ha mandato il video che condivido oggi con voi. Si intitola «Tenemos que hablar», e dice tanto in un solo minuto! Vi raccomando di vederlo, è molto valido e apre la possibilità di avere un dialogo e di riflettere tra genitori ed educatori.

I nostri figli sono nati in un mondo digitale. Noi genitori siamo la generazione di transizione, ma per loro tutto al mondo è a distanza di un clic.

Fin da molto piccoli hanno familiarietà con il touch screen, lo scrolling e tutto ciò che è “smart”. Metteteli davanti a un vecchio telefono di quelli con il disco e vedrete che non hanno idea di come funzioni. Ridete per lo stupore che susciterà in loro il fatto di scoprire le “tecnologie con cui sono cresciuti i loro genitori”.

Per i bambini di oggi, tutto dev’essere immediato e accessibile. La loro età e la loro inesperienza li portano spesso a credere che tutto ciò che sta dietro a uno schermo sia vero, e che i genitori non sappiano nulla di quello che accade nel mondo digitale.

Non c’è niente di più lontano dalla realtà. È una condotta troppo pericolosa, se noi genitori ci crediamo. Vedendo la capacità dei nostri figli con le nuove tecnologie ci mettiamo da parte. Li lasciamo soli alla mercè di tanti pericoli. Non lo fate!

https://youtu.be/kVoGE1VRq9g

Le nuove tecnologie non sono negative di per sé

Il pericolo si presenta quando ne facciamo un uso sbagliato o irresponsabile. Come genitori siamo i primi educatori dei nostri figli e i primi responsabili, ed essendo cattolici i primi responsabili di fronte a Dio.

Educare all’uso delle nuove tecnologie è più che dire “No”. Significa educare nelle virtù – nella pazienza per imparare ad aspettare il momento appropriato, nella prudenza per saper scegliere il meglio in ogni circostanza, nel contenimento per imparare a gestire i propri desideri.

Immergiamoci senza paura come genitori nel mondo virtuale dei nostri figli. Ecco alcuni consigli che possono aiutare in quest’opera, e la maggior parte di loro non ha a che vedere con il funzionamento dei dispositivi di nostri figli, anche se è sempre bene conoscere e interessarsi per impararli.

1. Migliorate la comunicazione con i vostri figli

Avere un parental control nei dispositivi dei nostri figli minori e anche adolescenti è una decisione intelligente e responsabile.

Nonostante questo, per quanti controlli abbiamo ci sarà sempre la possibilità che i nostri figli siano esposti a contenuti inappropriati alla loro età, per la nostra scala di valori come famiglia e anche per la nostra fede.

Non è realistico voler proteggere i nostri bambini al 100%, e prima o poi dovranno affrontare la cultura del mondo. Come genitori, dobbiamo costruire la fiducia necessaria e mantenere sempre canali di dialogo aperti con i nostri figli perché sappiano che possono parlare con noi di qualsiasi cosa, e che se vedono qualcosa che non comprendono, che è inappropriato o li impressiona si devono sentire liberi di commentarlo con noi e di chiarire i loro dubbi.

Per questo dobbiamo prepararci, formarci come genitori ed essere pronti a indagare quando non abbiamo la risposta.


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2. Spegnete gli schermi. Anche i vostri

La regola dice che per un’ora di schermi i bambini hanno bisogno di un’ora all’aria aperta. Anche se nella pratica sembra poco possibile, ciò che è certo e importante è insegnare ai bambini a scollegarsi dai dispositivi e a collegarsi a ciò che è umano.

Con il silenzio del loro mondo interiore, con la natura, con la compagnia altrui, con la comunicazione dei genitori. I bambini imparano con l’esempio. Possiamo stabilire degli orari, ma se non diamo l’esempio non serviranno a niente.

So che molti di noi lavorano davanti a uno schermo e che il cellulare è diventato un’estensione delle nostre estremità, ma fatelo per il vostro bene e per quello dei vostri figli.

Al momento dei pasti non devono esserci schermi di alcun tipo, parlate.

3. Coltivate uno stile di vita familiare attivo

I bambini hanno bisogno di giocare all’aria aperta e di attività fisica. Coltivate lo sport a livello familiare. Non dovete essere membri di un club o fare mille attività.

Uscite a passeggiare, giocate a palla, e se potete svolgete uno sport che promuova i vincoli familiari. I bambini metteranno da parte gli schermi se sanno che sono presenti amore e incontro.


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4. Siate un modello per i vostri figli

Non serve a niente gridare e preoccuparvi perché i vostri figli stanno tutto il giorno davanti a uno schermo se voi passate tutta la giornata al cellulare. Imparate anche voi un uso responsabile della tecnologia.

Curate quello che condividete in rete, quello di cui parlate nelle vostre chat. Guidate con l’esempio. Fate sì che i figli imparino che il mondo digitale è un mondo per fare il bene, per parlare del bene, con verità e per trovare il bene se lo cercate.

5. Ricordate che i prodotti di consumo tecnologici sono progettati intenzionalmente

Non crediate che vostro figlio sia capace di autogestirsi, men che meno da piccolo.

Comprendete che questi giochi e prodotti di consumo digitale sono progettati per produrre un attaccamento, una dipendenza. Aiutateli con orari, proposte interessanti e attività con la famiglia.

È anche importante che i vostri figli lo capiscano e non si lascino trascinare dalle mode o dalle masse, e che imparino a discernere, ad avere un pensiero proprio.

Se li lasciate alla mercè degli impulsi che queste tecnologie hanno su di loro, state tagliando degli spazi di vera libertà.

6. Collocate gli schermi in un luogo visibile a tutti

I bambini non devono avere schermi nelle loro stanza, in primo luogo perché non sapranno autogestirsi, e il loro ciclo del sonno ne risentirà.

Non potranno cedere alla tentazione di prendere la console, la televisione o il computer nel cuore della notte. In un luogo familiare comune ci saranno poi dei turni, e la tentazione di visitare siti nocivi e condividere informazioni inadeguate sarà molto inferiore.

7. Insegnate (e imparate) a riposare

Il riposo non ha necessariamente a che vedere con il fatto di stare tutto il giorno sul divano, dormire e non fare niente. Ha anche a che vedere con la riflessione e con il divertimento di fare qualcosa che non è un obbligo, che non è lavoro. Bisogna snebbiare la mente, prendersi cura di se stessi per ricaricarsi e potersi dedicare più e meglio alla famiglia e agli altri.

“Dobbiamo lasciarci interpellare come credenti, perché la Parola e la Tradizione della fede ci aiutino a interpretare i fenomeni del nostro mondo, individuando cammini di umanizzazione, e pertanto di amorevole evangelizzazione, da percorrere insieme” (Papa Francesco sulle nuvo tecnologie).

Fateci sapere nei commenti qual è la sfida più grande che affrontate come genitori riguardo a questo tema della tecnologia. Ne parlate con i vostri figli? Avete orari e regole in casa? Sapete quali contenuti consumano i vostri figli?

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.

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