Dopo la Riforma, Cristo incarnato doveva essere proclamato con la massima audaciaLa chiesa del Gesù a Roma può non essere il punto di riferimento che è Notre-Dame di Parigi, ma la sua influenza si è estesa maggiormente. Cinque secoli fa è stata un’innovazione radicale, e il tempo non ha ridotto la sua capacità di stupire.
La chiesa è non solo un must da non perdere durante una visita a Roma, ma è ovunque – o almeno lo sono le sue copie. L’ispirazione dietro questo nuovo stile architettonico è stato infatti esportato in tutto il mondo, soprattutto nelle Americhe. Se i missionari cattolici hanno portato il modello con loro, per altre denominazioni cristiane non è stato così. Le prime chiese protestanti del Nord America, e le loro discendenti, devono poco al barocco della chiesa del Gesù e più al gotico pre-Riforma o allo stile pagano degli antichi templi greci. La classica chiesa bianca di legno tanto tipica del panorama culturale americano deriva dalle case del New England. Queste ultime sono tutte luce e comunità, mentre nella chiesa del Gesù le uniche finestre sono lì per far entrare una misteriosa luce celeste dall’alto.
In seguito anche i cattolici del Nord America attinsero a ogni stile. La chiesa più antica del Texas, quella di San Fernando a San Antonio, è una replica del 1868 di Notre-Dame di Parigi. Un’altra chiesa importante, a Detroit, assomiglia molto alla cattedrale di Chartres. Non è un caso che sia stata costruita da immigrati francesi. Negli anni Quaranta i sermoni venivano ancora pronunciati nella lingua originaria.
Nessuno stile rappresenta la freschezza del cattolicesimo post-Riforma con l’energia della chiesa del Gesù, portata in tutto il mondo, da Macao al New Mexico, dai sacerdoti che avevano una missione. Mostrare la liturgia in modo comprensibile e visivo è stato quello che ha spinto in particolare i Gesuiti in ogni destinazione disposta ad accettarli 500 anni fa. Nell’Inghilterra del XIX secolo, il barocco romano era lo stile che i cattolici di Kensington cercavano quando veniva permesso loro di praticare nuovamente la loro fede. Da allora può essere caduta in disgrazia, ma l’Oratorio di Brompton è stato ispirato fortemente dalla chiesa del Gesù, e resta la chiesta più grande e dall’aspetto più cattolico di tutta l’Inghilterra.
500 anni fa non c’erano altre chiese cattoliche che esponessero l’Eucaristia allo sguardo dei fedeli come faceva il Gesù. Subito dopo la Riforma, la presenza sacra non doveva essere nascosta. Cristo incarnato doveva essere proclamato nel modo più audace possibile, e se si aveva una buona vista, il tabernacolo e l’ostensorio erano ora immediatamente visibili a chiunque entrasse dalla porta principale. L’intero edificio riguardava la glorificazione di Nostro Signore. Perfino il nome della nuova chiesa rifletteva la centralità di Gesù. Il nome ufficiale, chiesa del Santissimo Nome di Gesù all’Argentina, è in genere abbreviato con il ben più diretto “Il Gesù”. L’“Argentina” del nome completo è una coincidenza interessante considerando le origini del Papa attuale, ma è in realtà un riferimento al quartiere in cui venne costruita la chiesa, quello della Torre Argentina.
La nuova chiesa era più incline all’oro che all’argento, e resta una delle espressioni principali del caleidoscopio celestiale mai creato prima. Chi visita San Pietro e altre chiese imponenti in genere ne esce con un’impressione tetra, mentre “Il Gesù” è una vera rivoluzione. Ha rallegrato il cuore della sua congregazione tanto quanto avrebbe infastidito un minimalista come Giovanni Calvino, per il quale Roma era già la dimora dell’Anticristo, “un regno empio e abominevole”. Era una città che non aveva bisogno di fumo e specchi ulteriori.
“Il Gesù” venne costruito come chiesa madre dei Gesuiti, cosa che resta ancora oggi. Iniziato nel 1568, il progetto era abbastanza importante perché Michelangelo offrisse i suoi servigi, a quanto si dice in modo gratuito. La chiesa è iniziata come un grande edificio con un interno relativamente ristretto. Ci si doveva concentrare sull’altare e sull’Eucaristia. Nel corso degli anni è diventata una vetrina per l’arte religiosa più fiammeggiante della Città Eterna. Già l’affresco sul soffitto basta per togliere il respiro ai visitatori. Il suo sfacciato illusionismo porta realisticamente il Paradiso sulla Terra.
La spettacolarità per la quale i Romani erano famosi arriva al massimo nella cappella dedicata a Sant’Ignazio. Ogni sera, al suono della musica sacra, un dipinto di Cristo con il fondatore dei Gesuiti esce lentamente dal campo visivo per rivelare una statua scintillante del santo.
Del tutto diverso dalla chiesa è l’appartamento della porta accanto. L’austera dimora era la casa di Sant’Ignazio, recuperata da una terribile inondazione e installata in un edificio più recente. L’unica decorazione sembra essere stata un dipinto della Madonna col Bambino, noto informalmente come Nostra Signora della Cattedra, visto che era questo che il santo poteva vedere dalla sua postazione di lavoro. Entrambi i lati sono accessibili, anche se l’appartamento ha orari di visita più ristretti.
La semplicità dello stile di vita di Sant’Ignazio rappresenta una serena controparte allo splendore della sua chiesa locale. Un po’ più giù lungo la strada vive l’altrettanto semplice Papa Francesco, dell’ordine fondato da Sant’Ignazio. Certe cose non cambiano molto. Non si può dire lo stesso per lo stile architettonico inaugurato dal Gesù. Nessun architetto sembra replicarlo al giorno d’oggi.