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9 consigli per pregare quando senti che Dio non ti ascolta

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Catholic Link - pubblicato il 13/09/20
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di Mauricio Montoya

1 Riconoscete che Dio non è una semplice idea

È importante avere ben presente che Dio è reale, non un’idea astratta. Parliamo e confidiamo tutto a un essere reale, e quello che diciamo non sono parole che si porta via il vento.

2 Cercate un luogo tranquillo

 


Scegliete un luogo in cui vi sentite in pace e siete a vostro agio. Può essere un parco, una chiesa, la vostra stanza… Pensate che quello è il vostro spazio personale. Se volete accendete una candela o sedetevi a terra. Tutto quello che vi fa stare comodi serve.

3 La concentrazione è importante

 

Distrarsi è molto facile. Pensate che la preghiera è un momento per voi stessi, è sentire che quei minuti sono il vostro spazio e nessuno può rubarvi quell’istante di tranquillità. Mettete il cellulare da una parte, spegnete la televisione e allontanatevi dai rumori eccessivi. Se vi aiuta mettete musica strumentale o religiosa, lasciate altrove i documenti di lavoro o di studio e dedicate quel tempo solo a Dio.

4 Conoscete le testimonianze di altre persone

 

Di conoscenti, familiari, amici… Può anche essere utile effettuare ricerche su Internet o sui libri per scoprire le testimonianze di persone che sono riuscite a compiere un processo spirituale sano. Leggere la vita di alcuni santi o degli apostoli nelle Sacre Scritture è un enorme aiuto per comprendere che Dio è sempre presente e ci ascolta in ogni momento.

5Confidate, confidate, confidate… non stancatevi mai di confidare

 

È molto importante provare fiducia, essere capaci di parlare a Dio senza timore, di esprimere quello che sentiamo, che desideriamo o semplicemente che vogliamo che Egli sappia e tenga presente. Ripetete costantemente “Gesù, confido in te!”

6 Mettete da parte i sensi di colpa

 

Uno dei motivi per i quali sentiamo che Dio non ci ascolta o che non possiamo avere una totale fiducia in Lui è il senso di colpa che nasce dalla nostra coscienza. Dobbiamo tener presente che anche se abbiamo peccati molto grandi nessuno di loro può superare Dio, che possiamo parlargli anche in mezzo al peccato e alla nostra fragilità. Da questa situazione può sorgere una confessione futura più efficace.

7 Parlate a Dio come a un amico

 

Gesù dice che non ci chiama più servi ma amici. È molto più semplice parlare a Dio se lo consideriamo un amico. Non dobbiamo avere paura di dirgli nulla, dobbiamo essere trasparenti e permettergli di dimostrarci il suo amore.

8 Chiedetegli pazienza… molta!

 

Bisogna avere pazienza, non volere tutto subito e permettere a Dio di agire. Dobbiamo lasciare che Dio sia Dio, senza dargli date e orari precisi. Dev’essere Lui a sorprenderci nella sua saggezza, perché come un Padre amorevole vorrà sempre il meglio per i suoi figli.

9 Chiedete aiuto a Maria

 

Conosciamo tutti la grandezza dell’intervento materno di Maria, e quindi se abbiamo una madre celeste dobbiamo chiederle di aiutarci e di permettere di essere come Lei, discepola di fede e silenzio che sa accettare la volontà di Dio e ci avvicina al Padre.

Spero che questi consigli vi servano per non dimenticare che Dio è sempre disposto ad ascoltarvi. Non smettete mai di pregare!

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link

 

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