Il cammino collega le piazze principali di Bologna e Firenze. Taglia l’Appennino tra luoghi intrisi di fede, poco conosciuti. Questa estate boom di visitatori che l’hanno percorso
La Via degli Dei è il cammino che collega Piazza Maggiore a Bologna con Piazza della Signoria a Firenze. 130 chilometri fra la natura dell’Appennino Tosco-Emiliano e la sua storia lungo il corso del tempo e i secoli.
La strada ripercorre un percorso antichissimo: sul crinale tra i torrenti Setta e Savena, gli Etruschi percorsero per almeno 4 secoli (VII-IV sec. a.C.) un’antica strada che congiungeva Fiesole con Felsina, per sviluppare i loro traffici e il loro dominio sulla Pianura Padana: la Via degli Dei.
Il percorso: da Bologna a San Luca
Si parte da Bologna, simbolo di questa Italia “minore” ma che offre tesori nascosti, si passa dalla Madonna di San Luca con i suoi archi, che arrivano al santuario con fatica ed entusiasmo. La prima sosta è proprio qui: nel luogo religioso più venerato dai fedeli Bolognesi, che usano chiedere grazie e miracoli alla Vergine protettrice della città.
Le oasi
Si scende poi giù dai bregoli (Casalecchio di Reno), storico percorso di pasquetta per i Bolognesi e, percorrendo il Reno, si arriva a Sasso Marconi, incontrando luoghi che nascondono veri e propri tesori (l’acquedotto romano, l’oasi di San Gherardo, il Ponte di Vizzano…) e si continua per raggiungere l’area protetta del Contrafforte Pliocenico con i suoi fossili e la sua particolare vegetazione (e lungo il cammino si possono scoprire la vite secolare del Fantini, il giardino botanico Nova Arbora, il colombario di Monte del Frate…). E se la stanchezza ha per un attimo il sopravvento, poco lontano, c’è sempre una trattoria che offre cucina tipica e tradizionale.
Dalla Madonna dei Fornelli al cimitero tedesco
Quando il cammino riprende si riparte verso Monzuno (una fermata dal macellaio/salumiere Zivieri è d’obbligo perché l’Italia è anche i suoi sapori!) e poi verso Madonna dei Fornelli, località turistica per i nostri nonni che vive di una seconda giovinezza grazie alla Via degli Dei, si incontrano molteplici tratti della strada romana Flaminia Militare, il più grande cimitero tedesco in Italia (con 30.000 salme) al Passo della Futa ed immensi prati verdi che si alternano a boschi diversi uno dall’altro (i tanti castagni secolari lungo il percorso testimoniano di come un tempo questi alberi fossero importanti per le popolazioni delle nostre zone a cui davano nutrimento e calore).
La Pieve di Sant’Agata
E ancora, ormai in Toscana, la Pieve del 1175 di Sant’Agata con i suoi musei di arte sacra e di arte contadina, come se le due attrazioni andassero in parallelo, la lunga strada che porta poi a San Piero a Sieve e a diversi luoghi suggestivi e nascosti (il convento Bosco ai Frati, uno dei più antichi della Toscana; il Castello del Trebbio, amato da Lorenzo il Magnifico ed abitato persino da Amerigo Vespucci; il convento di Monte Senario).
Il cammino e il Covid
Questa estate sono stati numerosi i visitatori che hanno deciso di percorrere il cammino. A causa del Covid sono necessarie alcune prenotazioni nelle tappe programmate, sia per gli spostamenti in bus (che in alcuni casi sono necessari), sia per le prenotazioni nelle strutture alberghiere e di ristoro situate lungo il percorso.
Solitamente le tappe in cui è suddiviso sono cinque, per una media di oltre 20 chilometri a piedi, ogni giorno: 1) Bologna-Badolo; 2) Badolo-Madonna dei Fornelli; 3) Madonna dei Fornelli-Monte di Fo’; 4) Monte di Fo’-San Piero a Sieve; 5) San Piero a Sieve-Firenze.
Per ulteriori informazioni sulla Via degli Dei, clicca sul sito ufficiale del cammino.
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