Un conto è passare una serata gioiosa ricordando il passato insieme, un altro è fingere di scherzare spingendo lo sposo tra le braccia di una donna “facile”. L’amore non sopporta la menzognaIeri. Discussione tra giovani su “l’addio al celibato”. Opinioni diverse. Peppino chiede il mio parere. Per quanto possa valere è questo. Se per “l’addio” si intende una serata serena, gioiosa, trascorsa con gli amici; un ricordare le giornate passate insieme, una pizza al ristorante, un prendersi bonariamente in giro, non vedo che cosa possa esserci di male. Se, invece, è un pretesto per altre cose, allora credo che si tratti di una vera ipocrisia. Il futuro sposo (ma potrebbe valere anche per la sposa) deve fare attenzioni alle sorprese. Non permettere che i suoi “amici”, fingendo di scherzare, lo spingano tra le braccia di una donna “facile”. E, naturalmente, a pagamento. Si tratta di una prostituta. Uno squallore alla vigilia delle nozze. E lui si ritrova a tradire la donna che ama e che sta per portare all’altare. Tra alzate di gomito, grida di incitamenti, risate, spintoni, burlonerie varie si ritrova a non saper dire di no. E l’indomani dovrà mentire alla sua sposa. Inizia con il piede sbagliato questo matrimonio. Ricordiamo tutti che l’amore non sopporta la menzogna. Occorre avere il coraggio delle nostre azioni. E chiamare le cose con il giusto nome. Addio al celibato? Dipende dal festeggiato e dagli amici che ti stanno preparando la sorpresa. Dio benedica gli sposi alla vigilia delle loro nozze.
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