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La confessione mi ha risvegliato e risanato: che bella mazzata!

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Alessandro Benigni - pubblicato il 19/08/20
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Stamattina c’era un vegliardo credo sulla novantina. Mi ha ascoltato in silenzio, ad occhi chiusi. Tanto che fra me e me ho pensato: “vabbé, tanto vale lo stesso anche se dorme”. Invece avevo di fronte un servo del Signore…Ahhhh… che bella mazzata! Una di quelle che ti risvegliano, ti risanano. Sono andato a confessarmi al Santuario (a Fontanellato), dai Cani del Signore. E niente, si confermano gli unici che tengono il livello del mio direttore spirituale, P. Mario, che purtroppo è stato trasferito lontano e mi ha lasciato orfano e indifeso, in preda alle seduzioni del mondo e del mio carattere irascibile e violento. Insomma, per farla breve, stamattina c’era un vegliardo credo sulla novantina. Mi ha ascoltato in silenzio, ad occhi chiusi. Tanto che fra me e me ho pensato: “vabbé, tanto vale lo stesso anche se dorme”. Invece avevo di fronte un servo del Signore con due attributi così: quando ha aperto gli occhi mi ha fulminato e quando ha parlato è andato dritto a quelle 3/4 corde che forse manco io riesco a trovare. Che cosa non fa l’esperienza unita all’erudizione (eh sì, m’è capitato un Domenicano esperto pure d’interpretazione dei sogni, che manco un analista navigato…), il tutto innestato in una fede luminosa. E che rigenerazione, quando non solo si passa per il Sacramento, ma si trovano anche le opportune parole umane.
Sono stato fortunato.
Ah no, spetta: io non credo nella fortuna. Vabbé, ci siamo capiti.


CONFESSION
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