Il ritrovamento è avvenuto a Kfar Kama, nella Bassa Galilea, grazie ad una missione congiunta tra l’Autorità israeliana per le antichità (Aia) e l’Istituto universitario Kinneret. I resti sono stati datati ma aperti rimangono ancora molti interrogativiSi trovano a 10 chilometri dal monte Tabor le vestigia di una chiesa bizantina riportate alla luce grazie alla collaborazione tra l’Autorità israeliana per le antichità (Aia) e l’Istituto universitario Kinneret (Kinneret Academic College). Il sito è collocato nel villaggio di Kfar Kama, in Terra Santa, e i resti testimoniano la presenza di una chiesa a tre absidi del VI secolo, probabilmente parte di un complesso monastico. I reperti, riferisce terrasanta.net, sono stati scoperti nel corso di scavi archeologici in un’area su cui sorgeranno nuove strutture per il tempo libero. Entusiasta della scoperta l’arcivescovo melchita di Akka-San Giovanni d’Acri, monsignor Youssef Matta, che ha visitato il cantiere degli scavi.
Tra i reperti, un piccolo reliquiario
Nurit Feig – dell’Aia – spiega che la chiesa misura 12 metri in larghezza e 36 in lunghezza, includeva una grande corte, un nartece, ossia lo spazio riservato ai catecumeni e ai penitenti, e un’aula centrale. La navata centrale e quelle laterali erano pavimentate con mosaici, come testimoniano le tracce emerse. Le decorazioni policrome spiccano per i motivi geometrici e floreali blu, neri e rossi. Tra i reperti rinvenuti, singolare un piccolo reliquiario costituito da una scatola in pietra.
Le varie ipotesi su Kfar Kama
All’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso, sempre a Kfar Kama, era stata scoperta una piccola chiesa con due cappelle, molto probabilmente risalente alla prima metà del VI secolo. Secondo il professor Moti Aviam, dell’Istituto Kinneret, doveva trattarsi della chiesa del villaggio, mentre l’edificio sacro appena scoperto doveva far parte di un monastero posto ai margini del nucleo abitato. Il nuovo ritrovamento evidenzia l’importanza del sito cristiano di Kfar Kama in epoca bizantina. Alcuni archeologici, in passato, hanno ipotizzato che l’attuale centro urbano potesse coincidere con l’antica Helenopolis, fondata dall’imperatore Costantino in onore della madre Elena. Un’altra ipotesi, invece, localizza Helenopolis nel vicino villaggio di Daburiyya. “Le nostre ricerche puntano a ricostruire i legami tra il villaggio e la regione circostante”, ha spiegato Aviam, che però lascia aperti ancora alcuni interrogativi: “Se Kfar Kama nell’antichità era una città importante, quali relazioni aveva con i villaggi tutt’intorno? E quali interazioni c’erano tra la città e i monaci?”.