Parlando con Dio ad alta voce, siamo tornati ad essere persone realiQuasi trent’anni fa questa settimana, padre Arthur Swain ha detto a mia moglie e a me, mentre eravano inginocchiati davanti all’altare della chiesa di Sant’Ireneo di Cypress, in California, di pregare insieme ogni giorno.
A quasi trent’anni di distanza, sento come se stessi finalmente facendo ciò che ci ha chiesto. E dopo aver scoperto che la preghiera sponsale – solo noi due, parlando ad alta voce con Dio – è quello di cui il mio matrimonio aveva bisogno, disperatamente.
Primo: la preghiera quotidiana è estremamente importante.
Al mio matrimonio, padre Swain ha parlato con grande urgenza a mia moglie e a me.
Nella sua omelia, ci ha detto che aveva qualcosa da dirci e che il resto dei presenti poteva ascoltare se lo voleva. Ha detto che il vincolo matrimoniale era più forte di quello che pensavamo. Lo Stato della California non poteva infrangerlo. Il Distretto di Columbia, dove stavamo per trasferirci, non poteva infrangerlo.
Ha detto che il motivo era che il vincolo è Gesù Cristo stesso.
“C’è solo una cosa che vi chiedo”, ha affermato, “ed è pregare insieme ogni sera. All’inizio non avrete molti mobili, ma avrete un tavolo di cucina. Inginocchiatevi davanti a quel tavolo ogni sera e pregate”.
Aveva torto. Non avevamo neanche un tavolo di cucina. Fin dall’inizio, però, abbiamo pregato insieme ogni sera, vicino a uno scatolone con un lenzuolo sopra.
Secondo: anche pregare con la propria famiglia è importante, ma è diverso.
“Pregate ogni sera, e quando arriveranno dei figli includeteli in quella preghiera”, ha raccomandato.
Abbiamo fatto come ci era stato detto, ma col passare degli anni qualcosa è cambiato.
All’inizio eravamo noi due fianco a fianco, poi uno di noi che pregava mentre l’altro andava su e giù con un bambino in braccio. Poi pregavamo entrambi – o no – mentre tenevamo i bambini in braccio. Poi abbiamo provato (o no) a pregare come famiglia mentre radunavamo i bambini, finché abbiamo avuto nove bambini tutti seduti in soggorno a recitare insieme il Rosario.
Era bello pregare come famiglia, ma era diverso. I nostri pensieri e la nostra espressione personale erano ristretti alla versione pubblica delle nostre necessità. Non eravamo più due anime che pregavano davanti a Dio, vulnerabili l’uno davanti all’altro e davanti a Lui. Eravamo genitori che dovevano dare il buon esempio, scegliendo le necessità che i bambini potevano ascoltare.
Era tutto positivo, ma non era la preghiera sponsale.
Terzo: abbiamo imparato l’importanza di pregare da soli con il coniuge. Ad alta voce.
Nel corso degli anni, ho imparato che le vere gioie del matrimonio sono diverse, e migliori, di quanto mi aspettassi, e che le difficoltà matrimoniali erano esattamente quelle che mi aspettavo – solo molto peggiori.
Lo scontro dell’egoismo di due persone nel matrimonio è cataclismatico, e il dolore che ci si infligge a vicenda può essere enorme. Le donne spesso affrontano questo fatto aumentando la propria ira e ribadendo le proprie richieste, gli uomini lo fanno tagliando fuori la moglie e chiudendosi in se stessi – nei videogiochi, nel bere, nel tempo trascorso in ufficio, nella televisione. Entrambe le risposte non fanno che peggiorare le cose. Il dolore aumenta mentre le qualità dei coniugi si riducono agli occhi l’uno dell’altro. Presto le due anime sono irriconoscibili l’una all’altra – orride caricature laddove una volta c’erano degli esseri umani.
Finché non interviene qualcosa. Come la preghiera congiunta. Ad alta voce.
Abbiamo iniziato a recitare ogni sera la Liturgia delle Ore insieme, aggiungendo le nostre richieste. Ogni sera, sentivo April parlare a Dio della famiglia e di me con apprezzamento e ammirazione, e lei mi sentiva parlare a Dio dei figli e di lei con comprensione e attenzione.
Le caricature sono svanite. Siamo tornati ad essere persone reali.
Quarto, e cosa più importante – Dio ascolta e agisce.
Semplicemente come esercizio psicologico, la preghiera ad alta voce aiuta. La preghiera, però, è molto più di un esercizio psicologico. I sacramenti sono segni che realizzano davvero ciò che significano. Il sacramento del matrimonio è simboleggiato dal fatto che i due diventano una cosa sola – e Dio lo fa accadre. Se glielo permettiamo.
C’è davvero un Dio. Egli è davvero il legame del vostro matrimonio, è davvero vicino e pronto ad aiutare.
Egli cambia tutto. Infonde alla coppia la grazia, rende il perdono sopportabile, la crescita possibili, l’unità raggiungibile. Ma solo se lo invitiamo a entrare nel nostro rapporto.