Non c’è solo il cappellaio letteralmente fatto impazzire dal mercurio e altre amene sostanze, come l’arsenico, utilizzate per la lavorazione degli irrinunciabili cilindri inglesi; sono numerosi gli abiti mortali o almeno pericolosi che si sono succeduti lungo la storia della moda. Oggi ve ne proponiamo soltanto cinque!
E mica ce ne sono solamente cinque!
Stoffe che venivano tinte con sostanze poi rivelatesi tossiche; accessori che uccidevano gli artigiani causa dei processi chimici dannosi che avevano luogo durante la preparazione: la Storia della moda è tristemente piena di capi d’abbigliamento che – per così dire – si sono macchiati di sangue.
Di alcuni, ho già raccontato. Di altri, racconterò.
Per oggi, una breve rassegna dei cinque abiti-killer più insospettabili della Storia!
Pauuura, eh?
Beh, c’è di molto peggio. Per chi si fosse appassionato al tema, ecco qualche altro consiglio di lettura tratto dagli archivi di questo sito:
- Il leggiadro tutù delle ballerine che ne mandò al rogo una buona cifra;
- I lerci strascichi dei vestiti vittoriani, accusati di diffondere le epidemie;
- I cappelli in feltro che fecero (letteralmente) ammattire i cappellai;
- I jeans sdruciti che ancor oggi uccidono lavoratori nel Terzo Mondo.
Per chi invece volesse approfondire l’argomento, ecco due libri che sono un must e che costituiscono la bibliografia di questo articolo: Killer Fashion di Jennifer Wright (un libretto brevissimo pieno di umorismo nero, tipica lettura da ombrellone) e Fashion Victims di Allison Matthews Davis (tipica lettura accademica, per contro).
QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DAL BLOG UNA PENNA SPUNTATA