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“La piccina non ce la farà”. Oggi è una brillante suora di 100 anni!

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 04/08/20
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Suor Anna Maria del Sacro Cuore delle Adoratrici del Santissimo Sacramento, entrata in convento a 72 anni, è infermiera e assiste le Sorelle ammalate

La suora centenaria canta e prega tutti i giorni, spesso in solitudine. Non è difficile trovarla in ginocchio, nel convento di Seregno (Milano), dove è arrivata dieci anni fa da quello di Genova Albaro.

Ma Suor Anna Maria del Sacro Cuore delle Adoratrici del Santissimo Sacramento non si limita a questo! Quando non prega, si dedica alla cura e all’assistenza in infermeria alle consorelle malate e assai più giovani.

Il suo “record” è però un altro. La religiosa è entrata nel convento di Genova, come novizia, a 72 anni! Sicuramente un’età “anomala” per una novizia.

“La piccina non c’è la farà”

Aveva tre mesi e mezzo – scrive Avvenire (3 agosto), che ha raccontato la sua storia – quando fu colpita da una broncopolmonite fulminante: era l’estate 1920, a quei tempi la malattia che aveva aggredito la neonata Anna Perfumo, in frazione San Carlo di Roccagrimalda (Alessandria), non era curabile.

Il medico rispose alla mamma Maria che gli chiedeva di tornare a visitare la bimba il giorno dopo: «È inutile, domani la piccina non c’è più». La mamma si inginocchiò e chiese al Signore: «Salvala, La lascio tutta a te».

L’allora bimba Anna, oggi suor Anna Maria del Sacro Cuore delle Adoratrici del Santissimo Sacramento, ha festeggiato – in piena salute di corpo, di spirito, di mente e di autonomia di movimento – i cento anni con le consorelle nella clausura del Monastero di Seregno,

Educatrice della famiglia di armatori Costa

La sua vocazione è stata tardiva perché la vita le ha frapposto “ostacoli” che hanno rinviato nel tempo il suo irrinunciabile desiderio di contatto diretto con Gesù.

Anna ha fatto la maestra a Chiavari, diventando educatrice dei numerosi figli delle famiglie degli armatori “Costa” di Genova, famosa in tutta il mondo per le navi da crociera, seguendoli a lungo nelle residenze di Rapallo e preparandoli uno per uno al superamento degli esami scolastici e alla Prima Comunione.

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La salute della mamma

Quando si era sentita pronta a entrare in Monastero, erano subentrati problemi di salute della mamma (morta poi a 98 anni) e la necessità di aiutare in casa, poiché le sorelle Paola e Maria Vittoria intendevano studiare e non c’erano soldi.

Tuttavia, prosegue Avvenire, non abbandonava la sua intenzione, dedicandosi all’insegnamento religioso negli asili parrocchiali di Genova e, vista preclusa momentaneamente la via che le urgeva nel cuore, assistendo per 30 anni un sacerdote malato e provvedendo alle preparazioni spirituali di molti ragazzi genovesi.

“Ha agito la mano del Signore”

Nel frattempo laureatesi, sposatesi e diventate madri le sorelle, la prima a Genova e l’altra a Treviglio, venuti a mancare il papà Giacomo e la mamma (1991), ecco riaffiorare il desiderio della clausura: ma quale convento l’avrebbe ospitata a 72 anni? «La mano del Signore ha agito facendomi incontrare un parroco di Genova che mi ha proposto tre soluzioni: Vada, si presenti, e vedrà che il Signore Le sarà vicino».

Il 1992

La “profezia” si avverò. Anna entrò subito in convento (1992) e cominciò il percorso di preparazione vissuto con grande gioia, a contatto con ore di Adorazione al Santissimo, esempio per le consorelle, ammirate da così matura e totale disponibilità alla realtà claustrale.



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