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Se bruciano una Cattedrale è perché tu esisti Signore

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Don Antonello Iapicca - pubblicato il 18/07/20
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Nantes, incendiata la cattedrale gotica, distrutto l’organoSe bruciano una Cattedrale è perché tu esisti Signore, e vorrebbero che non esistessi. Se bruciano una Cattedrale è un onore che ci fa assomigliare a Cristo crocifisso. Se bruciano una Cattedrale è il segno che, nonostante la nostra debolezza, la Chiesa è ancora l’unico segno di contraddizione in un mondo uniformato dal pensiero unico satanico.

Se bruciano di nuovo una Cattedrale significa che non si è esaurita la missione della Chiesa, anzi, è più urgente, attuale e reale che mai. Se bruciano ancora una Cattedrale è segno che c’è ancora speranza per ogni uomo, anche per gli incendiari: “distruggete questo Tempio e io lo riedificherò in tre giorni”. Significa che Dio sta preparando, proprio attraverso questo fuoco di persecuzione che purifica la sua Chiesa, un tempo nuovo, forse l’ultimo non sappiamo. Ma sappiamo che Cristo è risorto dopo tre giorni, perché il vero Tempio è il suo corpo, è la sua Chiesa, siamo noi che stiamo per essere bruciati. Ma se ci bruceranno è perché, in fondo, nessuno può rassegnarsi a credere che con la morte finisca tutto.

Vogliono vederci morti per vedere se risusciteremo con Cristo come abbiamo annunciato da duemila anni. Vogliono bruciarci per salvarsi, e così sarà, un piccolo resto di risorti si caricherà di una moltitudine di assassini per consegnarli al perdono di Dio. Perché quel fuoco che arde nelle Cattedrali non segna, come fu per Gesù sulla Croce, la fine, ma l’inizio di una vita nuova. Solo convertiamoci davvero, e consegniamoci a Cristo. Lui compirà in noi la sua Pasqua per il mondo.

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