Gesù può “dormire”, ma la nostra fiducia nel suo amore non dovrebbe mai venir menoNel Vangelo di Marco, gli apostoli erano frustrati con Gesù perché si trovavano nel mezzo di una tempesta e il maestro dormiva:
“Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che questa già si riempiva. Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. Essi lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che noi moriamo?»” (Mc 4, 37-38).
In vari momenti della nostra vita possiamo provare lo stesso. Può verificarsi una crisi e ci guardiamo intorno e gridiamo a Dio, chiedendogli di svegliarsi.
Se Gesù può sembrare addormentato, però, in realtà non lo è, come ci illustra il Cantico dei Cantici. Nel testo del XIX secolo The Catholic prayer book and manual of meditations, l’autore Patrick Francis Moran riflette su un versetto del Cantico dei Cantici complementare al racconto degli apostoli in mare.
“’Io dormivo, ma il mio cuore vegliava’ [Cantico dei Cantici 5, 2]. ‘Io dormivo’, dice, ‘ma il mio cuore vegliava’. Se Gesù avesse detto semplicemente ‘Io dormivo’ e basta, le sue parole, lungi dal donarmi quella gioia che ora mi trasmettono, avrebbero suscitato in me inquietudine e allarme. Gesù dorme, e il diavolo, il mio nemico, è sveglio, e si aggira come un leone pronto a divorarmi! Gesù dorme! E allora chi veglierà su di me? La mia speranza dorme! In chi posso sperare?
Ma Lui che è al contempo il mio amore, la mia speranza e la mia forza non mi lascia a lungo sulla corda. ‘Io dormivo’, dice, ‘ma il mio cuore vegliava’. O parole di dolce incoraggiamento! Quel sonno che lascia il cuore sveglio non è un sonno di torpore, inerte; quel sonno in cui il cuore non dorme non è un sonno di oblio. Il Cuore di Gesù veglia! Può ancora amarmi. Il Cuore di Gesù veglia! Può ancora venire in mio aiuto”.
Gesù ci ama molto, e se può mettere alla prova la nostra fedeltà e la fiducia che riponiamo in Lui, non smette mai di vegliare su di noi e di guidarci nella giusta direzione.
“Il Cuore di Gesù non dorme. Il suo amore lo tiene sveglio e sempre in azione. Veglia incessantemente sugli interessi che mi sono più cari – sulla mia mente per illuminarla, sul mio cuore per infiammarlo con il suo amore puro, sui miei pensieri per indirizzarli”.
Quando Gesù sembra dormire, il suo Cuore è sveglio.
Queste parole del Cantico dei Cantici gettano allora luce sul modo in cui si rivolge agli apostoli, che non capivano come Gesù potesse comunque vegliare su di loro:
“Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?” (Mc 4, 40).
Quando le tempeste della vita travolgono il nostro mondo, cerchiamo di mantenere la fede e la fiducia nel progetto di Gesù. Può sembrare che dorma e che sia distante e indifferente, ma in realtà il suo Cuore non dorme mai e continua ad amarci e a guidarci a Lui.