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La conversione di Regine, 99 anni: da ebrea a suora cattolica

Suor Regine.

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 11/07/20
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La religiosa delle Piccole Sorelle di Sion ricorda: “Quando ho detto a mio padre che avrei fatto il battesimo perché volevo farmi suora, si mise a piangere e mi disse: non seppellirti in un convento”

Questa storia arriva dalla Terra Santa e ha come protagonista una donna ebrea, Regine, convertita al cristianesimo che oggi ha 99 anni, ma una forza e un coraggio incredibili.

Vive presso la congregazione delle Religiose di Nostra Signora di Sion, fondata da Théodore Marie Ratisbonne, ebreo come lei convertito al cristianesimo.

Il naufragio

Regine conosce le suore nella scuola che frequenta in Bulgaria, suo paese di origine, dove vive fino al 1940, quando viene espulsa poiché ebrea. La famiglia si sposta via mare verso Oriente, ma durante un naufragio perse la madre e il fratello.  La sua corsa verso la terraferma prosegue  imbarcazione verso la costa d’Israele: in quel frangente perde i genitori ed approda così ad Haifa, dove si ritrova da sola. 

Il padre: non seppellirti in un convento

«Le suore dalla Bulgaria – ricorda Regine – mi hanno messo in contatto con le sorelle in Israele. Già allora sentivo dentro di me qualcosa di spirituale, e mi attirava l’eucaristia. Quando ho detto a mio padre che avrei fatto il battesimo perché volevo farmi suora, si mise a piangere e mi disse: “non seppellirti in un convento”. Ma io sono andata avanti».

Nelle mani di Dio

Regine è suora da 80 anni. Ha insegnato in diversi Paesi arabi, incentivato il dialogo inter-religioso. «Oggi c’è più apertura verso la religione cristiana», osserva.

Ogni giorno lo vive con pienezza. Ma è consapevole che l’età avanza. «Mi sveglio ogni mattina sapendo che può essere quella in cui Dio mi accoglie presso di lui».

Il binomio con il Signore lo ricorda bene in un episodio che le ha segnato la vita, la morte del padre. «E’ spirato tra le mie braccia, senza dire il mio nome, ma dicendo: “O mio Dio”. Anche lui si rimise nelle mani del Signore» (Tg 2000, 9 luglio).


SOPHIE SCHOLL, CHRISTOPHER PROBST
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