Solo “i magri” infatti passano dalla porta stretta dopo aver percorso la via stretta. Non c’è niente da fare, il nostro ego va messo a dieta…Di Giorgio e Valentina
Oggi si festeggia San Giuseppe Cafasso, amico di San Giovanni Bosco; ed oggi il Vangelo capita a fagiolo, lo riportiamo per intero.
Dal Vangelo di Matteo 7,6. 12-14
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
San Giuseppe Cafasso si dedicò, tra le altre cose, ad aiutare i carcerati e le loro famiglie, venne soprannominato “il prete della forca” perché li accompagnava fin sopra il patibolo nella speranza di convertirli almeno all’ultimo istante; lui quindi ci è di esempio perché ha incarnato le parole di Gesù sopra riportate: tutti noi, infatti, sapendo di dover andare al patibolo, vorremmo il conforto di qualcuno, soprattutto se questi è un sacerdote che ci strappa dalle grinfie del Diavolo e del suo Inferno eterno.
Ma perché Gesù ci ricorda che la porta per entrare in Paradiso è stretta? Forse perché il Paradiso dicono che sia un banchetto eterno e quindi meglio arrivare magri e digiuni che tanto poi “se magna sempre”? Può darsi. Inoltre anche la via è angusta….. insomma… non è proprio una passeggiata col pic-nic finale. Vediamo insieme di che si tratta.
Innanzitutto non è che possiamo vivere come se non esistesse l’aldilà… ci penseremo una volta morti…. eh no! Non funziona così: il Paradiso è una realtà dell’aldilà, ma….ce la giochiamo nell’aldiquà. Infatti la via angusta è diquà, non dilà! La porta invece è nel mezzo tra un mondo e l’altro. Ma se la porta è stretta significa che solo i magri ci passano. E cos’è che ci ingrassa? Quali sono i grassi adiposi che ci si attaccano addosso ed è difficile scrollarsi?
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Come faccio ad essere così grasso/a da non passare dalla porta stretta del Paradiso? Tutte le volte che antepongo la mia volontà alla volontà di Dio io ingrasso; quando io devo essere al centro del mondo e tutto ruota intorno a me io ingrasso; quando nel rapporto con il mio coniuge prima vengo IO e, forse, dopo anche il TU, io ingrasso; quando non chiedo mai perdono a lei/lui io ingrasso; quando non do il mio perdono perché lei/lui non se lo merita io ingrasso; quando non ringrazio mai lei/lui per i servizi che svolge per la famiglia io ingrasso; quando rinfaccio tutto io ingrasso.
Dalla regia mi suggeriscono di non continuare l’elenco ma avrete già capito che esso sarebbe ben più lungo. Ora non resta che andare alla palestra di Gesù per il dimagrimento. L’abbonamento è personale, non cedibile a terzi, gratuito (ha già pagato tutto Gesù sulla Croce ), non ha scadenza e non richiede particolari attitudini personali se non quella di lasciarsi cambiare. Cari sposi, il vostro matrimonio è colmo di troppi grassi saturi ? Cominciate ad allenarvi sulla via angusta. Quale ?
Per maggiori dettagli vi rimandiamo all’articolo della prossima settimana, nel frattempo consigliamo di astenervi dai “cibi grassi” sopra-elencati.
Buona dieta sposi !
QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DAL BLOG MATRIMONIO CRISTIANO