Durante la Seconda Guerra Mondiale, Padre Carlo Messori Roncaglia assisteva spiritualmente i marinai nella base di Bordeaux. Quando tornò sulla terraferma nascose ricercati e fuggiaschi
Padre Carlo Messori Roncaglia (1904-1996) è chiamato il ‘gesuita dei sommergibili’. Unica e preziosa la sua opera di assistenza spirituale durante la Seconda guerra mondiale per assistere nei momenti più drammatici i marinai.
La base dei sottomarini della Regia Marina
Padre Carlo era il cappellano di BETASOM, la base navale dei sottomarini della Regia Marina a Bordeaux (costa atlantica meridionale francese) durante la seconda guerra mondiale. La base accolse una trentina di battelli della Regia Marina dall’autunno 1940 all’8 settembre 1943, data dell’entrata in vigore dell’armistizio di Cassibile.
La Madonnina “miracolata”
Il sacerdote amava ripetere che la prima tattica da cui partire era quella «umana», e portava sempre con sé una Madonnina, effige del sacro Cuore di Gesù. «Una volta – raccontava in uno dei suoi ultimi incontri pubblici nel 1992 – a causa delle bombe che ricevette la base, saltò l’impianto elettrico. Le uniche luci rimaste accese erano quelle che illuminavano la Madonnina.
I ragazzi di Betasom
Padre Carlo celebrava le funzioni religiose nelle ristrettezze della camera di lancio Siluria attorniato dal personale libero dal servizio. Fornì un contributo importante per la serenità d’animo dei marinai in quei drammatici momenti in cui la vita era in pericolo. «I ragazzi conosciuti a Betasom – ha ricordato – erano degli eroi del quotidiano».
La copertura dei ricercati
Dopo l 8 settembre 1943, Roncaglia continuò la sua opera di aiuto alla popolazione nella liberazione dell’Italia dal nazifascismo: agì con il nome di “Asso di picche” e per questo il comando alleato anglo americano gli conferì un attestato di benemereza, per aver dato asilo e consiglio a fuggiaschi e ricercati, oltre che aver nascosto documenti di grandissima importanza.
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