Gesù vuole far parte della nostra vita, anche dei momenti più dolorosi di cui non ci piace parlareÈ relativamente facile lodare Dio per le cose buone che ci accadono nella vita. Il nostro spirito si rallegra immediatamente e rende grazie a Dio per le bendizioni che ci dona.
Allo stesso modo, spesso è difficile affidare a Dio il nostro dolore e i nostri dispiaceri. Tendiamo a tenerli dentro, e permettiamo raramente a qualcuno di entrarvi. Anche il coniuge o i familiari spesso non conoscono il dolore che sperimentiamo.
Se vogliamo sperimentare di nuovo la pace nella nostra vita, però, dobbiamo offrire quel dolore a Dio.
Nel testo del XIX secolo Meditations on the Sacred Heart of Jesus Christ, l’autore ricorda a chi legge che lo stesso amore che ha motivato Gesù a guarire i malati è ancora presente nel suo Sacro Cuore:
“Quali sono stati i suoi sentimenti durante la sua vita mortale, quando guariva i malati, e per questo li cercava; quando ridava la vista ai ciechi, risuscitava i morti e compiva i suoi tanti miracoli? Tutti questi sentimenti di pietà, tenerezza, misericordia e liberalità li prova ora in questo stato, che è un compendio di ogni meraviglia. Con quali sentimenti ha affrontato tanta fatica e tormento! Prova tutta questa carità e questo amore infinito anche ora in questo stato in cui continua a rinnovare ogni giorno l’opera della nostra redenzione”.
Spesso dimentichiamo che Gesù ci ama e vuole stare con noi!
Purtroppo spesso non facciamo entrare questo amore nella nostra vita. Dobbiamo decidere di riferire a Dio tutto ciò che abbiamo nell’anima.
“Devi rendere questo Cuore divino il tuo unico luogo di rifugio per tutti i desideri del tuo cuore. Finora non lo hai fatto, visto che questo Cuore amorevole è stato l’ultima cosa a cui fatto ricorso. Se avessi creduto che in questo Cuore divino c’era un vero rimedio per tutte le tue tentazioni, le forme di malinconia, i dubbi e le debolezze, non lo avresti cercato nelle creature, nei tuoi sensi, e perfino nelle tue passioni. Esàminati con sincerità sul male che hai commesso in questo al più tenero e potente di tutti i cuori, e inizia immediatamente a porvi rimedio”.
Al di sopra di tutto, dobbiamo aprire il nostro cuore a Dio, dicendogli tutto, perfino i segreti che non vogliamo che nessun altro sappia. È il primo passo sulla via della guarigione.
“Spalancate il vostro cuore al cuore di Gesù, raccontategli i vostri dolori, le vostre ferite, i vostri desideri. Egli non sa come resistere a un cuore aperto”.
Iniziate oggi a riservare un momento per la preghiera in cui parlare semplicemente a Dio. Parlate ad alta voce o scrivete i vostri pensieri su un pezzo di carta. Lasciate che tutto fluisca dal vostro cuore nel Cuore di Gesù.
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