Sant’Antonio era considerato un grande predicatore, e ci ha lasciato un’importante eredità su fede e umiltàIl 13 giugno la Chiesa celebra Sant’Antonio, uno dei santi più amati dalla devozione popolare. Originario di Lisbona (Portogallo), dove nacque il 15 agosto 1195, è noto soprattutto come Sant’Antonio da Padova, perché morì in questa città il 13 giugno 1231.
In più di otto secoli, Sant’Antonio si è guadagnato migliaia di devoti in tutto il mondo, soprattutto in Portogallo, Italia e Brasile. Considerato un grande predicatore, ha lasciato delle splendide lezioni di fede.
Abbiamo scelto alcuni dei suoi pensieri, che possono essere una grande fonte di ispirazione per la nostra vita cristiana:
1. “La fede è simile al pesce. Come il pesce è battuto dalle frequenti onde del mare senza per questo morire, anche la fede non si spezza con le avversità”;
2. “Chi è pieno delle glorie del mondo assomiglia alla vescica, che piena di vento sembra più grande di quello che è; basta un pizzico dell’ago della morte e si vedrà quanto è piccola”;
3. “Non è il timore che fa il servo, né l’amore che fa l’uomo libero; è piuttosto il timore che lo rende libero, e l’amore che lo rende schiavo”;
4. “In tutto il corpo dell’uomo, il diavolo non trova alcun membro tanto conveniente da cacciare, spiare e ingannare quanto il cuore, perché da questo deriva la vita”;
5. “Più profonde getterai le basi dell’umiltà, più alto potrai costruire l’edificio”;
6. “Gerusalemme aveva una porta chiamata ‘Cruna dell’Ago’, per la quale un cammello non poteva passare perché era bassa. Questa porta è Cristo umile, per la quale il superbo o l’avaro non può entrare. Chi vuole entrare attraverso di essa deve umiliarsi”;
7. “Maria non mette in fuga alcun peccatore, anzi, accoglie tutti coloro che si rifugiano in Lei, e per questo è chiamata Madre di Misericordia; è misericordiosa nei confronti dei miserabili, è speranza per i disperati”;
8. “Beato colui che si strappa un cuore di pietra e prende un cuore di carne, capace di addolorarsi delle miserie dei poveri, di modo che la sua compassione gli serva da consolazione, e questa consolazione dissipi l’avarizia”;
9. “Non potrai portare i pesi altrui se prima non deporrai i tuoi. Alleggerisciti prima dei tuoi, e poi potrai portare i pesi altrui”;
10. “Ciò che il Signore fa in noi con la nostra cooperazione è più grande di quello che fa senza di noi”;
11. “La menzogna risiede nella lingua, il furto nella mano, le estorsioni nel cuore”;
12. “L’insensato, come un asino, sente solo il suono della parola divina, ma il saggio ne percepisce la forza e la porta fino al cuore”;
13. “La persona superba, per non essere disprezzata, cerca di nascondersi nella preziosa umiltà”;
14. “Usa più le orecchie che la lingua”;
15. “L’ipocrita assomiglia al pavone: quando viene provocato dai bambini mostra lo splendore delle sue penne, e quando fa la ruota scopre goffamente il didietro”.
Fonte: franciscanos.org.br