Di recente vari studi scientifici hanno confermato gli effetti purificatori dell’incenso
La Chiesa cattolica ha adottato l’incenso nelle sue celebrazioni migliaia di anni fa. Anche prima del cristianesimo, gli israeliti usavano già l’incenso nell’adorazione, come registra il salmista: “La mia preghiera sia in tua presenza come l’incenso, l’elevazione delle mie mani come il sacrificio della sera” (Salmo 140, 2).
L’incenso è diventato una parte centrale della liturgia della Chiesa, non solo per il suo simbolismo, ma anche a causa dei benefici medicinali.
Nella famosa chiesa spagnola di Santiago de Compostela, i cristiani medievali hanno creato un grande bruciatore di incenso. Secondo gli studiosi, l’incenso serviva per mascherare l’odore dei pellegrini, che arrivavano stanchi e non lavavano gli abiti per giorni. Si credeva anche che l’incenso avesse un effetto preventivo contro la peste.
Di recente, vari studi scientifici hanno confermato gli effetti purificatori dell’incenso. Uno di questi studi ha avuto come obiettivo quello di testare l’efficacia della sua applicazione per ripulire l’aria contaminata dai batteri nell’ambiente di una chiesa del XVII secolo.
I risultati dello studio hanno dimostrato che “le proprietà antimicrobiche di olio essenziale derivato dall’incenso, un composto con uso tradizionale ben noto, hanno mostrato che possiede un chiaro potenziale come agente antimicrobico naturale”.
Un articolo del sito Healthline afferma che “bruciare incenso di mirra ha ridotto del 68% il contagio dei batteri nell’aria”. Un altro studio ha analizzato l’olio essenziale e come questo abbia effetti antinfiammatori e anticancerogeni.
Oltre a questo, è stato dimostrato che l’incenso incandescente ha ancora il potere di diminuire la depressione. In base alla Federazione delle Società Statunitensi per la Biologia Sperimentale, “l’incenso incandescente (resina di pianta Boswellia) attiva canali di ioni poco compresi nel cervello per alleviare l’ansia o la depressione. Suggerisce che una classe del tutto nuova di medicinali per la depressione e l’ansia possa stare benissimo sotto il nostro naso”.
In eccesso, tuttavia, soprattutto quando non è puro, l’incenso può avere effetti dannosi per il sistema respiratorio. Ciò è stato confermato da uno studio che ha analizzato le pratiche religiose in Paesi asiatici che includono una combinazione di altre sostanze bruciate.
L’incenso può essere allora usato nelle chiese per combattere il Covid-19? Non ci sono studi scientifici che offrano prove dirette del fatto che l’incenso possa uccidere questo virus. Si può dire, però, che ci sono molti benefici spirituali e sanitari nell’uso dell’incenso durante la Messa.