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Tutelare la salute dei parrocchiani al tempo del Covid-19

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Lucandrea Massaro - pubblicato il 03/06/20
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La start up veneta Sunrise porta in chiesa “Spray for life”, digital totem brevettato in Veneto che ferma chi ha la febbre o è senza mascherina.L’industria italiana risponde all’emergenza Covid-19 con la sua solita creatività. E’ il caso di una start up veneta –Sunrise – che porta in chiesa “Spray for life”, un digital totem brevettato in Italia che ferma all’ingresso chi volesse entrare ma ha la febbre o è senza mascherina.

L’esempio di Assisi

Siamo all’inizio di quella che si potrebbe definire la “Fase 3” della pandemia, quella in cui tutto prova a tornare alla normalità, anche gli spostamenti tra regioni sono possibili, ma l’attenzione e le precauzioni non devono essere allentate. Sono poche settimane che le chiese hanno riaperto le porte ai propri fedeli e la paura resta alta. Come aiutare a rispettare le norme igieniche e di sicurezza? Ad Assisi, nella storica Basilica di San Francesco, un tentativo di impiegare la tecnologia per aumentare la sicurezza sanitaria è già stato fatto grazie al Covid detector ideato a Caorle, nel Veneziano, dalla start up Sunrise fondata da un gruppo di imprenditori che hanno unito le loro competenze per lanciare un totem multifunzione che – come abbiamo detto – si chiama “Spray For Life”, il primo dispositivo brevettato che unisce un termoscanner per la misurazione della febbre a due apparati evoluti di disinfestazione per mani e piedi (innovazione che trova ispirazione dall’esperienza di Wuhan).

Come funziona?

Come spiega la stessa start up:

Il sistema è formato da quattro dispositivi. Il primo è un filtro che ferma le persone fuori dall’ingresso: un termo scanner ad infrarossi che, ad un metro di distanza, in meno di un secondo analizza la temperatura corporea con margine di errore di 0,2 gradi e la mette in mostra su uno schermo digitale a otto pollici. Chi ha la febbre non passa, l’altolà viene comunicato con un messaggio audio e video. Non solo: la scansione del video permette di fermare anche le persone che non sono dotate di mascherina o che, tramite riconoscimento facciale, abbiano già commesso in precedenza la violazione.
Per chi supera il test della febbre, ci sono poi tre dispositivi, entrambi “no touch”. Il primo è un dispenser di gel igienizzante che si attiva con una fotocellula. Non serve toccare nessun bottone, che potenzialmente sarebbe contaminante: basta infilare le mani nello spazio vuoto. Il secondo è un analogo dispenser, collegato di lato ad altezza più bassa: serve per bambini e persone costrette in carrozzina. Il terzo è una rivoluzione assoluta, un brevetto che al momento non è presente in nessuno degli strumenti presenti sul mercato. Si tratta di un nebulizzatore per i piedi, che garantisce la sanificazione immediata.

“Ma questo è solo l’inizio dei lavori per la nostra start up”, spiegano i fondatori di Sunrise, che non a caso si sono dati un nome che ispira rinascita (“alba” in inglese, ndr). “Il nostro obiettivo è lanciare anche altri prodotti, specializzati per i grandi concentramenti di persone. Per realizzarlo, ci stiamo ispirando ai dispositivi che oggi vengono usati in Cina e a Wuhan in particolare. Pensiamo a spiagge, discoteche, concerti, eventi sportivi, piazze. Molti enti pubblici si sono già interessati all’idea. Ma noi siamo veneti, e abbiamo deciso di partire, in sintonia con l’amministrazione comunale, con un lancio a Caorle, sulle nostre spiagge al collasso senza turisti. Si tratta di una cabina dotata di augelli nebulizzanti che circondano la persona e la sanificano in estrema velocità, il via libera è dato da un dispositivo. E non è finita qui: a breve immetteremo sul mercato anche delle colonnine per i bambini, rese giocose da immagini dei super eroi”.

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Sunrise

 

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