Dobbiamo avere il coraggio di vivere l’amore della vita reale, ricordando che la vita non possiede pause né riscritture – va semplicemente avantiTempo fa ho visto un film romantico in cui, com’è prassi, l’amore era come una magia. La trama ha avuto un epilogo perfetto, e la coppia ha concluso con un bacio trionfante e con un “E vissero sempre felici e contenti”.
Quando il film è finito, mi sono chiesta cosa sarebbe accaduto dopo la scena finale nel caso in cui la storia non fosse stata una finzione. La coppia sarebbe stata ancora brillante e perfetta? Quale sarebbe diventato il colore dell’amore, considerando il passare del tempo? È possibile mantenere l’amore intatto e perfetto nella routine, tra caos e tempeste? Ovviamente no.
L’amore non esce mai intatto da una relazione. Lo sappiamo tutti, ma a quanto pare dimentichiamo che l’amore reale è molto meno perfetto, e per il fatto di dimenticarcene proiettiamo l’idea di un amore che semplicemente non esiste – che esiste solo in Dio. Per questo si verificano le frustrazioni emotive umane.
L’atto di amare qualcuno con tutto il cuore è meritevole, e non c’è alcun merito nel lanciarsi solo in ciò che è semplice ed è facile da amare. L’amore, nel suo stadio iniziale, risveglia qualcosa di magico perché siamo portati ad abbracciare il nuovo e l’altro.
Come crescendo verifichiamo che il mondo non è assolutamente come ce lo immaginavamo, sperimentiamo anche il vero volto dell’amore quando questo comincia ad essere caratterizzato da ciò che è costoso, difficile e arido. Amare è una decisione di rinuncia, un donare, spesso un perdere. Non c’è lucro. Tutto è e deve essere gratuito, come ci ha amati Gesù – nella gratuità.
Sembra difficile e complicato, ma la verità è che lo troviamo difficile e complicato perché vogliamo vivere in un film come quelli a cui assistiamo, basati su un lieto fine riassunto ad appena una scena. Dimentichiamo che la vita non è composta solo da una scena, che non abbiamo il controllo sul tempo, su quando avverrà la nostra ultima scena. Vogliamo che la nostra vita abbia uno svolgimento magnifico, vogliamo essere ricordati e vivere una giornata perfetta su questa Terra. Vogliamo che nulla ci costi, che sia tutto facile.
Vogliamo ricordarci che solo in Dio siamo costantemente felici, e solo in Lui percepiamo un amore gratuito – parliamo di un amore divino, completo e reale.
Ed è proprio per questo che Dio permette che l’amore umano si costruisca nella quotidianità. Alla fine, è l’unico modo per far sì che questo amore duri nel tempo, sopravvivendo in modi diversi e in momenti differenti: quelli felici, quelli noiosi e quelli deludenti. Bisogna capire che nella vita reale sappiamo che qualcuno ha amato davvero solo da ciò che ha vissuto, da quello che ha messo in pratica e ha donato nel suo “amare”, e non soltanto da quello che è rimasto alla fine.
Il bacio del cinema non vale niente se la trama è compromessa, e non c’è una buona trama quando è il desiderio di se stessi a guidare la storia.
Riconosciamo davvero l’amore dalla nostalgia e dai ricordi. La nostalgia è un sentimento umile, non parla di sé, non promette, si limita a ricordare e a indicare dov’è esistito l’amore. Dobbiamo avere il coraggio di vivere l’amore della vita reale, ricordando sempre che la vita non possiede pause per effettuare riscritture, ma va semplicemente avanti.
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