Il santo sacerdote concordava sul fatto che Maria intercedesse per le guarigioni grazie alla devozione alla sua immagine come Madonna della StradaIl titolo di Madonna della Strada deriva da uno splendido santuario di Roma in cui nel XIII-XIV secolo veniva venerato un affresco rappresentante la Madonna col Bambino. Per 425 anni questo dipinto è stato appeso in angolo della chiesa di Santa Maria della Strada. Sant’Ignazio di Loyola si è imbattuto nell’affresco in occasione del suo primo viaggio nella Città Eterna, nel 1540. Predicava giorno dopo giorno in una strada adiacente, e si innamorò di quell’opera d’arte.
Poco dopo, Papa Paolo III approvò la piccola squadra di sacerdoti “riformati” di Ignazio, e quindi nacque la Compagnia di Gesù. Il Pontefice diede loro la chiesa di Santa Maria della Strada come base e casa pastorale, e Ignazio divenne così il custode dell’affresco.
Nel 1568, il cardinale Alessandro Farnese eresse la chiesa del Gesù come chiesa madre dei Gesuiti. L’affresco venne trasferito lì nel 1575, e posto nella cappella in cui i Gesuiti prendevano i voti.
Prima di morire, Ignazio aveva lasciato istruzioni per i Gesuiti su come preservare l’immagine perché potesse essere inserita nella nuova chiesa, che non avrebbe vissuto abbastanza da vedere. Alla fine l’opera venne trasferita nella sua sede permanente, nella cappella a sinistra dell’altare maggiore, dov’è rimasta fino a oggi.
La chiesa del Gesù è stata completata solo nel 1584. All’epoca molte persone andavano a venerare il dipinto, soprattutto perché Ignazio di Loyola concordava sul fatto che dimostrasse di avere poteri di guarigione. Riteneva anche che la Beata Vergine gli avesse salvato la vita durante una battaglia nel 1521. Solo nel XIX secolo l’immagine è stata trasferita su tela e affissa su un pannello in ardesia.
Nel 2006, la Madonna della Strada è stata sottoposta a restauro. Il progetto è diventato rapidamente un compito molto più complesso di quello che si pensava: l’immagine si è rivelata di oltre due secoli più antica di quello che si pensava, e la qualità dell’opera d’arte era ben più complessa del previsto.
Le rivelazioni più importanti e profonde sono venute dal lavoro sulla Madonna e sul Bambino Gesù. Operando in un laboratorio improvvisato sopra le cappelle laterali della chiesa, i restauratori hanno dissolto lentamente secoli di sporcizia, depositi minerali, vernice e sopraverniciatura dalla superficie dell’immagine. I colori brillanti hanno iniziato a farsi strada, e dopo settimane di lavoro è apparsa una nuova Madonna della Strada.
I volti una volta coperti da strati di sporco e resina sono apparsi nuovamente vivi. Spicca un Bambino Gesù dalle guance rosse con la piccola mano destra levata nell’atto di benedire, e appare incredibilmente tridimensionale mentre siede sul braccio della madre. La Vergine, che indossa una corona, ha un volto gentile, e come il Bambino Gesù guarda lo spettatore come se lo vedesse davvero. Gli esperti che hanno supervisionato il lavoro di restauro concordano sul fatto di datare l’opera al XIII o al XIV secolo. È un raro esempio di dipinto murale romano tardomedievale.
Oggi molti visitano e venerano la Madonna della Strada. L’icona è collocata tra due altari, il primo dedicato a Ignazio di Loyola, il secondo l’altar maggiore della chiesa, dedicato al Santo Nome di Gesù.
I pellegrini visitano il santuario ogni giorno, e circolano molte storie di favori ricevuti dalla Madre di Dio dopo aver pregato davanti all’immagine. La festa della Madonna della Strada è il 24 maggio.