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Il fondatore dei Cavalieri di Colombo, padre Michael McGivney, più vicino alla santità

MICHAEL MCGIVNEY
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Aleteia - pubblicato il 27/05/20
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Il sacerdote che ha lanciato il movimento internazionale di laici è morto durante una pandemia nel XVIII secoloQuesto mercoledì, 27 maggio, Papa Francesco ha approvato la promulgazione di un decreto che riconosce un miracolo attributo all’intercessione del fondatore dei Cavalieri di Colombo, il venerabile padre Michael J. McGivney, un sacerdote del Connecticut (Stati Uniti) che ha servito il suo gregge durante la pandemia del 1890 prima di ammalarsi lui stesso e di morire di polmonite.

Padre McGivney potrà quindi essere dichiarato beato, passo precedente alla canonizzazione, per la quale servirà un altro miracolo attribuito alla sua intercessione.

McGivney è noto soprattutto per aver fondato i Cavalieri di Colombo nel 1882. Quasi un secolo prima del Concilio Vaticano II, ricorda un comunicato del movimento, “la sua lungimiranza ha dato potere ai laici per servire la Chiesa e il prossimo in un modo nuovo”.

I Cavalieri di Colombo sono oggi una delle principali organizzazioni cattoliche del mondo, con due milioni di membri in Europa, Asia, America del Nord, America Latina e Caraibi.

Il miracolo attribuito all’intercessione di padre McGivney risale al 2015 negli Stati Uniti e riguarda un bambino ancor non nato che è guarito nell’utero materno da una condizione che metteva a repentaglio la sua vita dopo che la sua famiglia aveva pregato il sacerdote.

La beatificazione di quest’ultimo avrà luogo in Connecticut, e includerà la lettura di una lettera apostolica del Santo Padre.

All’inizio di quest’anno, in un discorso al comitato direttivo dei Cavalieri di Colombo, Papa Francesco ha affermato che l’organizzazione è stata fedele “all’ideale del fondatore, il Venerabile Michael McGivney, il quale fu ispirato dai principi della carità cristiana e della fraternità ad assistere i più bisognosi”.

“Padre McGivney ha ispirato generazioni di cattolici a rimboccarsi le maniche e a mettere in pratica la loro fede”, ha dichiarato il Cavaliere Supremo, Carl A. Anderson. “È stato all’avanguardia di decenni nel dare ai laici un ruolo importante nella Chiesa. Oggi il suo spirito continua a modellare la straordinaria opera caritativa dei Cavalieri mentre continuano a servire le fasce più emarginate della società come egli ha servito le vedove e gli orfani negli anni Ottanta dell’Ottocento. Padre McGivney resta anche un importante modello di riferimento per i parroci di tutto il mondo, e ci ha lasciato un’eredità di cooperazione efficace tra laici e clero”.

Nato da immigrati irlandesi nel 1852 a Waterbury, nel Connecticut, padre McGivney è stata una figura centrale nella crescita della Chiesa negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo. Ordinato a Baltimora nel 1877, ha svolto il suo ministero con la consistente comunità irlandese-americana e immigrata in quella che era allora la diocesi di Hartford.

In un’epoca caratterizzata da un forte sentimento anticattolico, ha lavorato instancabilmente per mantenere il suo gregge vicino alla fede, in parte trovando soluzioni pratiche ai tanti problemi della gente, spirituali e temporali. Con un gruppo di uomini cattolici di New Haven, nel 1882 ha fondato i Cavalieri di Colombo nella chiesa di St. Mary per offrire sostegno spirituale agli uomini cattolici e risorse finanziarie a famiglie che avevano perso il membro che assicurava la loro sussistenza.

Il gruppo è diventato presto una presenza importante nel campo dell’evangelizzazione, della carità, dell’integrazione razziale e della difesa della libertà religiosa.

Padre McGivney ha trascorso tutto il suo sacerdozio impegnato nel ministero parrocchiale ed è morto di polmonite il 14 agosto 1890, due giorni dopo il suo 38° compleanno, dopo essersi ammalato durante una pandemia. Recenti prove scientifiche indicano che quella pandemia, come quella attuale, potrebbe essere stata provocata da un coronavirus.

Il sacerdote era noto ai suoi contemporanei per la sua devozione alla fede e per il fatto di incarnare le caratteristiche del “buon samaritano”. La sua causa di canonizzazione è stata aperta nell’arcidiocesi di Hartford nel 1997. San Giovanni Paolo II, all’epoca Pontefice, ha lodato i principi di padre McGivney, affermando nel 2003: “Nella fedeltà alla visione di Padre Michael McGivney, che voi possiate continuare a cercare nuovi modi per essere lievito del Vangelo nel mondo e una forza spirituale per il rinnovamento della Chiesa nella santità, nell’unità e nella verità!”

Nel marzo 2008 è stato dichiarato venerabile servo di Dio da Papa Benedetto XVI, che durante la sua visita alla cattedrale di St. Patrick ha ricordato “le eccelse virtù di questo esemplare presbitero la cui visione e zelo apostolico hanno portato alla nascita della grande ed attiva Associazione dei Cavalieri di Colombo”.

 


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