Infermiera di Brooklyn in prima linea contro il coronavirus è morta il 9 aprile scorso. Le parole del suo Vincent nell’ultima videochiamata: “Ti prego, non lasciarmi solo! Dovevamo invecchiare insieme”.Da qualche giorno gira sul web la struggente storia di Rosemary, l’infermiera di Brooklyn in prima linea contro il Covid-19 che quando è stata ricoverata per aver contratto il virus non ha voluto che suo marito Vincent – affetto da diabete – andasse a trovarla per paura del contagio e così, dopo una vita spesa per gli altri, è morta sola. La storia di Rosemary è stata raccontata dal Washington Post che sulla pagina YouTube ha tracciato un ritratto della donna, e della sua vicenda umana e professionale, attraverso le parole del marito e della famiglia.
Amore a prima vista: dopo 3 mesi le nozze!
L’ultima volta che Vincent, autista di autobus, vede sua moglie è quando l’accompagna un lunedì di metà marzo a lavoro al Kingsbrook Hospital di Brooklyn. Si erano conosciuti d’estate ad una festa a Coney Island e da quel giorno non si erano più lasciati. «Amor, ch’al cor gentile ratto s’apprende»
(…) quando l’ho incontrata ho capito che era amore a prima vista, e dopo solo tre mesi ci siamo sposati e non me ne sono mai pentito.
L’ultima telefonata
Originari di Trinidad, amavano molto viaggiare insieme a loro figlio, e Vincent aveva prenotato proprio per marzo un volo ma poi il Coronavirus ha scombinato ogni progetto. Certo, non avrebbe mai immaginato fino a quale punto! Rosemary era una donna generosa e disponibile che si dedicava anima e corpo alla sua famiglia e al lavoro. Quando si è sentita male stava facendo il turno di notte in ospedale: tosse e febbre. Dopo la visita il medico le ha prescritto degli antibiotici ma i farmaci, spiega il marito, non hanno avuto alcun effetto.
L’ultima volta che ci ho parlato aveva perso già la voce e siccome non riuscivo a capire nulla di ciò che mi diceva le ho consigliato di tornare subito dal dottore. “Se in poco tempo stai già così male devono fare qualcosa”. È l’ultima volta che l’ho sentita, anche se quella non era più la sua voce.
Rosemary vuole proteggere Vincent che è diabetico
Il giorno seguente si sottopone al tampone e risulta positiva al Covid-19. Scrive al marito: “Non riesco a respirare, sono positiva al virus”, e lui le risponde: “L’avevo capito quando ho sentito come parlavi”. Siccome Vincent è diabetico Rosemary insiste affinché non vada a trovarla in ospedale dicendogli che le visite non sono consentite a causa dell’epidemia.
L’ha fatto per proteggermi, ed è morta proteggendo anche me.
L’ultimo sms: “Ti amo”
Nell’ultimo messaggio WhatsApp che le invia scrive: “Sono stanca, ti amo”. Lui risponde: “Ti amo anche io”.
Nelle due settimane successive sono le infermiere ad informarlo sulle condizioni di salute della moglie, lei non riesce più a comunicare neppure via messaggi con lui. Ad un certo punto la situazione sembra migliorare ma poi il 9 aprile tutto precipita e i medici tramite videochiamata permettono a Vincent di vedere per l’ultima volta la sua sposa e dirle addio.
“Dovevamo invecchiare insieme”
Lei era intubata, quasi incosciente, e lui l’ha pregata: “Per favore, non lasciarmi!” ed è certo che la moglie l’abbia sentito.
Dai, mi avevi promesso che saremmo diventati vecchi insieme. Non mi lasciare così!
Rosemary fino alla fine ha voluto custodire chi amava, chi il Signore le aveva affidato: suo marito e suo figlio. La sua preoccupazione era per loro, soprattutto per Vincent che essendo malato era un soggetto più vulnerabile. Forse nella sofferenza di quei momenti di angoscia e solitudine questo pensiero le avrà dato la forza e il coraggio per combattere il virus ed infine per accettare la morte. Mi piace pensare, anche se non posso esserne certa, che abbia offerto il suo dolore al Signore proprio per la salvezza dei suoi familiari.
E non c’è amore più grande di questo.