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Medico cattolico sceglie di vivere con i senzatetto per proteggerli dal coronavirus

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Theresa Civantos Barber - pubblicato il 21/05/20
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Ispirato da Madre Teresa, il dottor Thomas Huggett e il suo team si prendono cura delle fasce a rischio, e la pandemia ha aumentato fortemente i loro sforziQuando è iniziata la pandemia di Covid-19, alcune delle persone più a rischio erano i senzatetto. Il dottor Thomas Huggett, un medico di Chicago (Stati Uniti), si prende cura da anni delle fasce di popolazione a rischio. Quando il virus ha raggiunto la sua città, insieme ai suoi colleghi del Lawndale Christian Health Center ha capito che doveva fare qualcosa per proteggere i più vulnerabili.

La soluzione che hanno trovato? Lavorare con le autorità civili di Chicago per affittare centinaia di stanze in due hotel del centro per creare una struttura per l’isolamento dei senzatetto.

“Lavoro da decenni con i senzatetto, e in questo periodo stiamo ospitando persone che non hanno un posto in cui proteggersi dal coronavirus”, ha riferito Huggett ad Aleteia spiegando alcune delle motivazioni dietro a questa decisione:

“Per motivi di sicurezza, la gente sta applicando il distanziamento sociale e sta rimanendo a casa, ma i senzatetto non hanno una casa in cui proteggersi. Molti usano grandi strutture, quelle che chiamiamo congregate settings, in cui 200-300 persone si trovano nella stessa stanza. Può essere una situazione molto pericolosa in cui il virus può diffondersi facilmente. È qualcosa di simile a una casa di riposo, con molte persone in un unico spazio”.

“Temiamo che il virus possa diffondersi rapidamente in questi ambienti, e soprattutto molte delle persone in questione sono ad alto rischio a livello sanitario: hanno più di 55 o 60 anni, magari hanno il diabete o problemi cardiaci, o altre problematiche. Ciò vuol dire che affrontano rischi letali, e quindi abbiamo sentito che era nostro compito proteggere i senzatetto ad alto rischio”.

Huggett è il medico responsabile del programma, e si è trasferito in uno degli alberghi per offrire assistenza continua agli ospiti inclusi nel programma. “Resto qui la maggior parte delle notti”, ha affermato, “ma vado a casa una volta a settimana per fare il bucato, prendere la posta e controllare le mie rose”.

Il lavoro di Huggett con le persone a rischio è straordinario, ma per lui non è qualcosa di nuovo, quanto la prosecuzione di decenni di lavoro con un team di persone che la pensano allo stesso modo. Huggett fa parte di un’oganizzazione che svolge l’opera di Dio nel West Side e nel South Side di Chicago fin dagli anni Ottanta.

Il sito web dell’organizzazione dice:

“La missione del Lawndale Christian Health Center è quella di mostrare e condividere l’amore di Gesù promuovendo il benessere e offrendo assistenza sanitaria accessibile e di qualità per le comunità di Lawndale e delle comunità vicine”.

Gli operatori sanitari dell’organizzazione si prendono cura dei loro pazienti a livello di salute della mente, del corpo e dello spirito. Il loro lavoro è decisamente necessario, e non stupisce che il Comune di Chicago si sia rivolto al Lawndale Christian Health Center per prendersi cura dei senzatetto durante questa crisi sanitaria.

Huggett non è l’unico medico a rimanere nell’hotel trasformato in ostello, perché anche altri operatori fanno i turni per rimanere di notte. “In qualsiasi giorno ci sono circa 35 persone che lavorano nell’hotel. Già solo provvedere ai pasti e portarli su e giù con gli ascensori è un’impresa, e ogni giorno ci sono 10 operatori sanitari che fanno visita agli ospiti nelle loro stanze”.

Negli alberghi in questione, ogni ospite ha una stanza personale con bagno e doccia e riceve 3 pasti in camera al giorno, nonché visite quotidiane di un operatore sanitario.

I due hotel in questione hanno ospitato per ora 240 persone, e il giorno in cui ho parlato con Huggett erano 163. “Stiamo lavorando con 20 rifugi di tutta la città di Chicago, e ci andiamo regolarmente per individuare persone ad alto rischio per organizzare il loro trasferimento in albergo”.

Tutta quest’opera è coerente con la missione del Lawndale Christian Health Center di prendersi cura dei poveri con l’amore di Cristo. Nel caso di Huggett, la sua fede cattolica lo ispira e lo incoraggia nella sua missione.

doctor Thomas Huggett

Photo courtesy of Dr. Thomas Huggett

“Possiamo essere ispirati da persone come Madre Teresa”, ha detto, “e da altre che si sono prodigate a lavorare per i poveri. Possiamo guardare ai santi per avere un esempio”.

A volte Huggett si è sentito preoccupato o ansioso, ma ha trovato incoraggiamento leggendo le opere di padre Walter Ciszek, un sacerdote che ha trascorso decenni al confino in Unione Sovietica tra il 1939 e il 1963, e gli scritti di altri uomini e donne santi.

“Siamo tutti diversi, e non possiamo essere tutti Madre Teresa o padre Walter Ciszek”, ammette Huggett, “ma possiamo rispondere a quello che Dio ci sta chiamando a fare”.

Per Huggett, questa chiamata implica un’azione impegnata e autosacrificale per aiutare “gli ultimi di questi fratelli e di queste sorelle” (cfr. Mt 25, 40). Se gli alberghi riconvertiti sono una risposta temporanea alla pandemia, lui e il suo team lavorano per avere un impatto positivo duraturo sulla vita dei loro pazienti:

“Siamo cercando non solo di proteggere le persone dal coronavirus e salvare vite umane, ma anche di lavorare per far sì che ottengano un alloggio permanente. Non vogliamo che lascino l’hotel per tornare ai rifugi. Sarà molto più sicuro per loro avere un proprio appartamento, soprattutto se il virus si ripresenterà in autunno, come molti prevedono. Alcuni dei nostri ospiti avranno bisogno di aiuto per vivere da soli, e quindi bisogna mettere in piedi una struttura, e questo è un momento adatto, in cui possiamo lavorare per rendere tutto questo una realtà”.

Al di sopra di tutto, Huggett spera che questa esperienza di vivere e lavorare tra i senzatetto possa gettare una luce sulla situazione di queste persone.

“Ci sono molte concezioni errate sui senzatetto”, ha riconosciuto. “C’è chi mi ha chiesto se distruggeranno le stanze d’albergo, ma la risposta è no, assolutamente. Non solo tengono le stanze pulite e ordinate, ma alcuni mi hanno chiesto degli oggetti per pulire, per tenere in ordine il loro spazio”.

“I senzatetto sono persone come tutte le altre che cercano di fare la cosa giusta, e sono fatti a immagine e somiglianza di Dio come noi”, ha ricordato Huggett. “Se la gente venisse in albergo e parlasse con alcuni di loro, sentirebbe molte storie che la porterebbero a capire perché si può diventare dei senzatetto”.

Huggett e il team del Lawndale Christian Health Center stanno difendendo i più vulnerabili tra di noi offrendo alloggio alle persone a rischio durante una crisi globale, e auspicabilmente questa situazione straordinaria potrà essere una trampolino per aiutare le persone non solo durante la pandemia, ma per il resto della loro vita.

“Può esserci uno stigma nei confronti dei senzatetto, ma sono persone, e meritano rispetto e una voce, e un luogo idoneo in cui stare”, ha affermato Huggett.

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