L’isolamento con i figli è una sfida, ma queste strategie vi aiuteranno ad affrontarlo meglioL’isolamento con i bambini è del tutto diverso da quello senza di loro. Se gli amici senza figli postano sui social media fotografie dei loro nuovi hobby e di esperimenti culinari, i genitori di bambini piccoli possono ritenersi fortunati se riescono a ritagliarsi qualche momento da soli alla fine della giornata. Fortunatamente ci sono passi proattivi che i genitori possono compiere per aiutare ad assicurare che tutti in famiglia escano indenni da questo periodo.
James Schroeder, psicologo pediatrico clinico, ha una lunga esperienza in questo campo. È padre di otto figli, da due gemelli di 13 anni a uno di 8 mesi, e ha condiviso cinque suggerimenti per i genitori per affrontare la quarantena.
1 Fate attenzione alle vostre abitudini di salute fisica
Schroeder incoraggia i genitori a fare attenzione alla salute fisica, includendo sonno, dieta ed esercizio. Non è sempre ovvio, ma questi fattori hanno un effetto enorme su sentimenti e umore.
“La salute mentale è strettamente collegata alle proprie pratiche di stile di vita: modelli di sonno, di attività e scelte alimentari”, afferma Schroeder. “In questo periodo, è fondamentale fare attenzione a questi tre pilastri a livello di salute. Come stabilite le vostre abitudini a livello di sonno? Molte ricerche mostrano che i modelli alimentari sono collegati a umore e salute mentale, e la ricerca dimostra che livelli inferiori di attività sono collegati una salute mentale più povera”.
Compiere scelte sane ogni giorno può essere un atto di cura di sé in grado di trasformare. Indipendentemente da quanto sia stata frustrante la propria giornata, prendersi 7 minuti per fare stretching e muoversi, o andare a letto presto per sentirsi riposati, può aiutare a sentirsi più calmi, com indica la ricerca.
Questa pandemia è una sorta di trauma globale, e tutti devono processarla e affrontarla a modo proprio. In questo momento potrebbe essere difficile mantenere abitudini sane: le opzioni alimentari potrebbero essere limitate, o l’ansia può provocare insonnia. Quando si parla di modi in cui migliorare la salute mentale, però, è importante ricordare che impatto importante abbiano le sane abitudini a livello di salute fisica.
2 Fate delle pause e curate voi stessi
Schroeder ha un messaggio importante per i genitori che sentono la pressione di questo periodo:
“Dovete mettervi la maschera d’ossigeno prima di darla a chi vi sta vicino. Ci sono moltissimi genitori benintenzionati che stanno cercando di dare ai propri figli tutto ciò di cui hanno bisogno ma non si stanno prendendo cura di se stessi. Dico a genitori che la salute mentale della famiglia inizia sempre da loro. Prendersi cura di se stessi a livello olistico è la cosa più importante che si possa fare per i propri figli. Tutto inizia da voi. Non potete dare ciò che non avete. Non potete promuovere il tipo di salute mentale che non state perseguendo”.
È ottimo incoraggiare a prendersi del tempo per sé, ma come funziona nella pratica? Schroeder incoraggia i genitori a ritagliarsi dei piccoli spazi per respirare nel corso della giornata.
“Non è una questione di 24 ore continuative, ma di costruire delle pause positive. Magari cinque volte al giorno fate dei giri in cortile, o chiamate un amico, ascoltate musica o chiudetevi in bagno”.
Una strategia fondamentale è comunicare chiaramente con altri adulti in casa quando avete bisogno di una pausa. Dire al vostro coniuge “Ho bisogno di stare cinque minuti da solo prima di cena” può aiutarvi ad affrontare la routine serale con rinnovato vigore. È un sollievo avere una valvola di sfogo, anche breve, quando se ne ha bisogno.
3 Rimodellate i vostri pensieri per incoraggiare voi stessi e la vostra famiglia
Il “rimodellamento del pensiero” è uno strumento psicologico particolarmente utile per i genitori durante la quarantena. L’idea di base è rendere le chiacchiere negative che si fanno con se stessi qualcosa di incoraggiante e positivo, e quando viene messa in pratica l’effetto si nota.
“I genitori devono essere consapevoli del proprio stato mentale. Quali sono i messaggi e i pensieri che stiamo abbracciando?”, chiede Schroeder. “Ad esempio, i genitori potrebbero pensare ‘Sto impazzendo! Non ce la faccio!’, ma dobbiamo fare attenzione a non aderire a questo pensiero, o a non permettere che sia quello che ci diciamo in continuazione. Iniziate a credere a quello che dite a voi stessi”.
Schroeder incoraggia i genitori a sostituire questi pensieri negativi con dialoghi interiori che affermino la propria capacità di perseverare in questa esperienza.
“Cambiate questo pensiero con ‘È un periodo molto stressante, ma ci sono delle cose che posso fare meglio’, o ditevi ‘Ho affrontato cose difficili già in passato. Ce la posso fare’. In questo periodo vogliamo lasciare ai nostri figli un’eredità di resilienza, non di ansia. E tutto inizia con quello che diciamo a noi stessi”.
Un altro esempio di rimodellamento del pensiero potrebbe essere il passaggio da “Sono chiuso dentro” a “Posso concentrarmi sulla casa e sulla famiglia”, o da “Voglio solo fare cose normali” a “Non vedo l’ora di fare cose normali e sarò grato quando potrò farle di nuovo, ma sto anche cercando motivi per essere grato ora”.
4 Gestite il messaggio
Strettamente collegato al rimodellamento dei propri pensieri è la gestione del messaggio che presentiamo ai nostri figli.
“Viviamo un periodo caratterizzato da grande ansia, ma il modo in cui approcciamo i nostri fgli è davvero importante”, sostiene Schroeder.
“Pensate al modello che rappresentiamo per loro, al modo in cui agiamo e pensiamo di fronte ai bambini. Concentratevi sui messaggi relativi a quello che possiamo controllare, anziché a quelli su ansia e paura”.
Potreste far sì che ogni membro della famiglia condivida qualcosa per cui è grato ogni giorno, o dire ai vostri figli “Sono felice che abbiamo più tempo per stare insieme”. Molte famiglie stanno creando una capsula del tempo che aiuta i bambini ad abbracciare i messaggi positivi per questo periodo, come passare da “Sono chiuso in casa” a “In casa sono al sicuro”.
Gestire il messaggio significa non solo l’esempio che si dà ai propri figli, ma i media che si consumano.
“Mi preoccupo del fatto che le famiglie si dedichino troppo ai media in questo periodo. Quello che assumiamo è quello che poi trasmettiamo”, ricorda Schroeder, che incoraggia i genitori a controllare le notizie una volta o due al giorno, senza cercare di seguirle in modo ossessivo. “Se leggete e guardate molte notizie che provocano ansia, farà male al vostro stato mentale. Attenzione a quello che consumate, perché finirà per penetrare in voi”.
5 Non esitate a chiedere aiuto
Una pandemia globale non è il momento per cercare di fare tutto da sé. Siamo profondamente collegati gli uni agli altri e abbiamo una responsabilità reciproca, anche quando siamo fisicamente distanti, come ci ha mostrato questo periodo.
“Collegatevi a chi è nella stessa barca o ci è stato per un tempo sufficiente a potervi incoraggiare. È veramente il momento di non aver paura di mettersi in contatto. Va bene dire ‘Possiamo parlare? Non sto bene’. A volte bastano un paio di minuti al telefono per cambiare la propria giornata”.
Se state vivendo una giornata difficile, scrivete o chiamate un amico, un familiare o un mentore. Illuminerà sia la sua giornata che la vostra, e vi aiuterà a sopportare meglio la situazione. A poco a poco, con l’aiuto dei nostri amici e dei familiari e la grazia di Dio, ne usciremo insieme.
Ricordate anche che alcuni consulenti e terapeuti stanno offrendo sessioni virtuali se avete bisogno di un aiuto più professionale.