Accade a Nova Siri (Matera). Nonostante le precauzioni e un protocollo speciale anti-contagio, la Questura non ha concesso lo storico rito della Madonna della Sulla
Quella di Nova Siri è una storia che, probabilmente, si ripeterà spesso in questa “Fase 2” dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Nel paesino in provincia di Matera è stata vietata la storica processione del 10 maggio, in onore della Madonna della Sulla.
Se nella “Fase 1” dell’emergenza i vincoli anti-assembramento sono stati strettissimi anche per la chiesa e i riti della pietas popolare (come le processioni), nella “Fase 2”, i fatti di Nova Siri dimostrano che è cambiato ben poco.
Il protocollo proposto dalla Chiesa
Un rito molto caro alla comunità jonica, che per la prima volta negli ultimi ciquant’anni non si è celebrato, nonostante l’attenzione posta dal parroco, don Mario La Colla, nel predisporre un programma privo di rischi sanitari.
Infatti, l’Immagine lignea della Madonna, custodita nell’antico santuario rurale ai piedi del centro storico di Nova Siri, sarebbe stata portata in processione da due parroci, scortata dalla Polizia locale e dai volontari della Protezione civile, proprio per evitare ogni forma di assembramento o avvicinamento dei fedeli; che, però, avrebbero potuto onorare la Vergine della Sulla dai propri balconi, o semplicemente restando sull’uscio di casa, lungo le stradine prescelte, scrive Il Quotidiano del Sud (10 maggio).
“Si lasciano liberi i mafiosi….”
Ma la Questura non ha autorizzato il corteo perché non lo ha ritenuto privo di rischi. Le parole di don Mario sono intrise di amarezza: «Il nostro Stato lascia liberi i mafiosi, che hanno sciolto corpi nell’acido, ma impedisce un corteo con una Sacra Immagine e due sole persone, i due sacerdoti, scortati dai vigili urbani. È proprio assurdo», conclude senza mezzi termini il sacerdote.
La Madonna sui lunotti delle auto
Da sempre la festa della Madonna della Sulla per la comunità di Nova Siri è sinonimo di speranza ed anche gioia di aprire gli animi alla stagione estiva. Un tempo quasi tutte le auto dei novasiresi avevano sul lunotto l’adesivo bianco della Madonna della Sulla, Regina e protettrice della comunità.
Questa storia dimostra che sarà complicato, nei prossimi mesi, quando ne saranno tradizionalmente migliaia, svolgere regolarmente le processioni devozionali previste in tutta Italia (come è noto il periodo caldo, estivo è quello più propizio per questa tipologia di riti). Anche se la Fase 1 l’abbiamo messa alle spalle.
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