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Matteo Farina è venerabile! Il 18enne “infiltrato di Dio” verso la beatificazione

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 07/05/20
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Straziato da un cancro al cervello, per tutti era un ragazzo d’oro, con il suo entusiasmo contagioso, nonostante il calvario della malattia. Amava definirsi, “un infiltrato di Dio tra i giovani”

Sono cinque i nuovi venerabili della Chiesa – tra cui tre italiani – di cui il Papa ha riconosciuto le virtù eroiche con i decreti promulgati dalla Congregazione per le cause dei santi.

Il più giovane è Matteo Farina, giovane italiano morto a 18 anni, nel 2009, dopo una esemplare vita di fede cristiana.

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La lotta contro il tumore al cervello

Matteo, nato ad Avellino il 19 settembre del 1990, ma vissuto a Brindisi, è scomparso, prematuramente il 24 aprile 2009, quasi 19enne, dopo aver affrontato con una incredibile forza d’animo e profonda spiritualità le atroci sofferenze causate da un tumore al cervello.

Per tutti un ragazzo d’oro, con il suo entusiasmo contagioso, la sua inconfondibile voglia di vivere, di portare gioia e serenità, di essere, come amava definirsi, “un infiltrato di Dio tra i giovani”. I suoi coetanei lo chiamavano “il moralizzatore”.

I primi sintomi della grave malattia affiorarono nel settembre del 2003 a causa di un tumore cerebrale. Si sottopose ad un primo intervento nel gennaio del 2005. Due anni dopo la seconda operazione, seguita da altre successive per la ricomparsa di recidive. Durante i diversi ricoveri in clinica ed in ospedale, quasi dimentico di se stesso, pregava per gli altri ammalati portando conforto e trasmettendo loro tutta la dolcezza dell’amore divino. Il calvario fatto di dolori fisici e tormenti non ha mai scalfito la sua gioia di vivere. La storia d’amore con Serena, che gli è stata vicino negli ultimi anni della sua vita, è il fiore più raro che sboccia anche nel terreno più arido.

Gli altri nuovi venerabili

Con l’udienza del 5 maggio al cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle cause dei santi – riferisce infatti la Sala Stampa della Santa Sede – il Santo Padre ha riconosciuto per decreto l’eroismo delle virtù cristiane di altri quattro servi di Dio, ora riconosciuti come venerabili.

Si tratta, nel dettaglio, dei decreti riguardanti: le virtù eroiche del servo di Dio Francesco Caruso, sacerdote dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, nato a Gasperina il 7 dicembre 1879 e ivi morto il 18 ottobre 1951; le virtù eroiche del servo di Dio Carmelo De Palma, sacerdote dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto; nato a Bari il 27 gennaio 1876 e ivi morto il 24 agosto 1961; le virtù eroiche del servo di Dio Francesco Barrecheguren Montagut, sacerdote professo della Congregazione del Santissimo Redentore, nato a Lérida (Spagna) il 21 agosto 1881 e morto a Granada (Spagna) il 7 ottobre 1957; le virtù eroiche della serva di Dio Maria de la Concepción Barrecheguren y García, laica, nata a Granada (Spagna) il 27 novembre 1905 e ivi morta il 13 maggio 1927.



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