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7 azioni che vi permetteranno di essere santi nella quotidianità

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Catholic Link - pubblicato il 28/04/20
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di padre Edgar Henríquez Carrasco

Quante persone nella Chiesa dicono “Santo io? No, è per altri, non per me!”, come se non credessero che Dio possa fare tutto nuovo, che per Lui nulla è impossibile. Se è potuto entrare nella mente e nel cuore di Sant’Agostino e di San Francesco, potrà entrare anche dentro di noi.

Dobbiamo solo credere quando ci dice che possiamo essere santi, che in cielo è pronto un posto per noi. La domanda che viene ora è “Come possiamo essere santi nella vita quotidiana? Cosa devo fare? Qual è la formula?” Non c’è una formula unica, visto che la santità è personale, ovvero la vostra santità non è uguale alla mia, né a quella degli altri.

La vostra chiamata alla santità è unica e dovete scoprirla, e quindi vorrei lasciarvi sette suggerimenti di azioni che potete svolgere durante la giornata per avvicinarvi maggiormente alla santità. Si tratta di sette azioni concrete che se messe in pratica possono guidarvi rapidamente a Dio. Fate attenzione.

1. Controllate e dominate i vostri sensi

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Ci sono sensi interni ed esterni. Quelli interni sono la coscienza, l’immaginazione, la memoria e la stima, quelli esterni la vista, l’olfatto, il tatto, il gusto e l’udito. Con questi possiamo conoscere il mondo che ci circonda e farcene un’immagine mentale. Ricordiamo il passato, immaginiamo il futuro, siamo consapevoli delle nostre idee e valorizziamo le situazioni.

A volte, però, è facile che i nostri sensi vadano per conto proprio, come cavalli allo sbaraglio, senza che nessuno li guidi. Per essere santi bisogna prendere le redini della propria vita e dei propri sensi.

Ci sono suoni che non ci aiutano e immagini che non ci lasciano in pace, e li dobbiamo abbandonare. Mangiare molto ci porta alla gola, mettiamo da parte un po’ il cibo, e così via.

Lo stesso vale con quelli interni: a volte immaginiamo molte cose sugli altri, creiamo castelli in aria che non sono veri e possiamo perdere il senso della realtà. Per questo, se si dominano i propri sensi e si controllano ci si potrà concentrare su ciò che è necessario, su quello che è importante.

Lasciate che Dio permei la vostra vita e guidi i vostri sensi fino a Lui, sforzandovi al contempo di evitare il contatto con ciò che danneggia la vostra anima e vi priva della pace del cuore. “Ogni cosa è in travaglio, più di quanto l’uomo possa dire; l’occhio non si sazia mai di vedere e l’orecchio non è mai stanco di udire” (Ecclesiaste 1, 8). “Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio” (1 Corinzi 10, 31).

2. Esaminatevi costantemente

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Ciò vuol dire guardare se stessi, le proprie reazioni, i pensieri, le condotte, le idee, le azioni, ecc.. Sapere se si sta percorrendo un buon cammino o meno, se quello che facciamo aiuta gli altri ad essere santi o li ostacola nel cammino. Dobbiamo vivere con un atteggiamento di esame costante, sapere come stiamo, dove stiamo, dove andiamo, perché facciamo le cose…

Per questo bisogna darsi tempo, avere qualche minuto da soli per pensare alla propria vita. Può essere camminando o stando seduti in un luogo tranquillo. Se vi esaminate, potrete conoscervi meglio, e in questo modo sarete in grado di sapere cosa dovete migliorare e/o cambiare.

Può essere un piccolo passo per l’uomo ma un grande salto per la santità. I Greci dicevano una cosa molto saggia, “Conosci te stesso”, visto che pensavano che la massima saggezza si trovasse nel realizzare questo compito. Se vi conoscete potrete anticipare molte cose e saprete come reagire di fronte a difficoltà e problemi con forza e coraggio.

Vi invito a leggere il Salmo 139 (138), che vi aiuterà a entrare in un ambiente di esame. “Signore, tu mi hai esaminato e mi conosci… Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri. Vedi se c’è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna” (Salmo 139, 1. 23-24).

3. Cercate e costruite la pace intorno a voi

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Potete essere agenti di pace dove vi trovate: al lavoro, nella vostra cerchia di amici, in famiglia, essendo sempre un vincolo di unità e di pace per gli altri. Aiutare a risolvere i conflitti con il dialogo e con serenità di spirito. È molto importante, è una delle beatitudini: “Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Matteo 5, 9).

Essere costruttori di pace vi darà pace, ma una pace non come la dà il mondo, ma quella che solo Dio può dare. Ci sono milioni di situazioni in cui potete costruire la pace: conflitti familiari, dispute temporali, discussioni accalorate, problemi di lavoro, opinioni discordanti, ecc.. Anche nelle reti sociali potete essere grandi costruttori di pace, ed è assai necessario che ci siano persone così nell’ambiente digitale. Se volete essere santi, cercate la vostra pace interiore, fate la cosa giusta in ogni momento, vivete faccia a faccia con Dio, non abbiate paura e confidate nel fatto che il frutto di questo sforzo sarà la pace che viene da Dio, una pace duratura. “Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti” (Giovanni 14, 27).

4. Fate attenzione alle parole

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Prima di parlare o di scrivere, pensate a quello che direte. A volte possiamo ferire profondamente qualcuno solo digitando qualche tasto, ma potete evitarlo pensando bene a cosa scriverete. Questo problema si estende nelle reti sociali, in cui la suscettibilità è molto grande e a volte non c’è spazio per il dialogo sincero.

Per questo fate attenzione a far sì che tutto ciò che dite sia edificante per gli altri, che aiuti il vostro prossimo. Se dovete dire una stupidaggine è meglio tacere. Se usate la bocca per maledire, è meglio metterla a tacere e non scatenare un’ondata di insulti. Curando le nostre parole, potremo crescere in virtù e in santità, ve lo assicuro.

È bene imparare a controllare soprattutto la lingua, da dove escono benedizioni e maledizioni in base all’occasione. Con la lingua feriamo e incoraggiamo. Siamo noi a scegliere quale via prendere, essere santi non è facile ma non è impossibile.

“Ogni specie di bestie, uccelli, rettili e animali marini si può domare… ma la lingua, nessun uomo la può domare… Con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio” (Giacomo 3, 7-9).

5. Esortate gli altri

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Questa è una fonte di ricchezza spirituale. Quando esortiamo gli altri, esortiamo anche noi stessi, e questo ci aiuta a vedere il peso reale delle difficoltà della vita. A volte diciamo “Vai avanti, passerà”, o “Non ti preoccupare, metti tutto nelle mani di Dio”, ma ci crediamo davvero? Crediamo davvero che tutto passerà e che Dio si occuperà delle nostre difficoltà?

Magari l’esercizio di esortare gli altri vi aiuterà ad aumentare la vostra fede e a credere nelle promesse di Dio. Scrive San Paolo ai cristiani di Tessalonica: “Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti” (1 Tessalonicesi 5, 14).

I fratelli si aiutano tra loro, ancor più perché tutti siamo figli di Dio. Vi assicuro che se esortate gli altri, sollevate i più deboli con la forza di Gesù e avete sempre parole di incoraggiamento nei confronti di chi soffre procederete dritti verso la santità di vita. Provateci e vedrete che potete essere santi con piccoli dettagli come questi.

“Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi. Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione. Infatti anche Cristo non compiacque a se stesso”(Romani 15, 1-3).

6. Vivete in allegria

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È la gioia del Risoto. Il mondo può crollare intorno a noi, ma la gioia che viene da Dio resterà per sempre. È una gioia profonda, non frutto del momento, ma della vita stessa. Questa gioia deve esortarci a conquistare le vette della vita spirituale.

La gioia di Gesù è contagiosa, si diffonde più rapidamente di qualsiasi virus, e l’aspetto migliore è che è gratuito, ce lo dà Dio, non si può comprare. Come ottenerla? Vivendo nella verità, nella sincerità dei figli di Dio, conoscendo i propri talenti e i propri difetti.

Metttevi di fronte a Dio come siete e presentategli i vostri peccati, che Egli, con il suo amore misericordioso, perdonerà, dandovi la gioia dell’anima e del cuore. Non abbiate paura della gioia di Dio. San Tommaso Moro diceva “Non può accadermi niente che Dio non voglia, e tutto ciò che Egli vuole, per quanto possa sembrarci negativo, è in realtà il meglio”.

La vera gioia consiste nel fatto di sapersi amati e guidati da Dio. Per diventare santi bisogna anche lavorare sulla propria felicità: “Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi…E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù” (Filippesi 4, 4.7).

7. Ricordatevi di Gesù

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Tenete Gesù sempre presente in pensieri, parole e opere. Sia Colui che guida la vostra vita, il vostro sostegno, la vostra forza, la fonte di incoraggiamento. Se lo inserite nelle vostre attività potete stare tranquilli, perché Egli è con voi. Se lo lasciate fuori dalla vostra vita sarà molto difficile trovare la pace interiore che tanto desiderate.

Per questo vi consiglio di cambiare alcune abitudini. Potete cercare musica cattolica su Spotify e ascoltarla spesso, seguire influencers cattolici, magari vedere canali televisivi o programmi cattolici online, o film di santi… A poco a poco vi configurerete alle cose di Dio.

Entrando in preghiera, in profondità con Dio, aumenterete la vostra unione con Lui, ma bisogna “cristianizzare” la propria vita, cosa che consiglio a tutti coloro che vogliono avvicinarsi di più a Dio. Se modificate il vostro ambiente abituale e lo rendete più cristiano, sarà più facile per voi gustare le cose di Dio.

Coraggio, essere santi è possibile! Potete fare qualche aggiustamento nella vostra vita quotidiana e trasformarla per Dio. “Ricòrdati di Gesù Cristo, risorto dai morti… Se siamo morti con lui, con lui anche vivremo; se abbiamo costanza, con lui anche regneremo; se lo rinnegheremo anch’egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso” (2 Timoteo 2, 8.11-13).

Coraggio, potete iniziare oggi stesso ad essere santi!

Spero che queste sette azioni che potete realizzare nella vostra quotidianità vi aiutino ad essere sempre più santi. Sono certo che se cristianizzerete la vostra vita sarete sulla buona strada. Ci sono molte cose da cambiare, presentatele a Dio e vi aiuterà. L’importante è decidere di essere santi.

Dio vuole che siate santi nella vostra vita, nel vostro lavoro, in famiglia, nel circolo sociale. Vuole che Lo mettiate lì in mezzo e gli permettiate di trasformare tutto. Coraggio, molti fratelli pregano per voi perché possiate incontrarLo! Dio vi benedica e vi accompagni!

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.

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