di Pablo Perazzo
Volete approfittare di questo periodo di quarantena per essere più felici? Volete sapere come non perdere la pazienza e mantenere il senso dell’umorismo? Se è così, questo è l’articolo che fa per voi! Vorrei condividere con voi cinque atteggiamenti che potete coltivare da quando vi svegliate a quando andate a dormire. Trasformeranno la vostra vita quotidiana, aiutandovi anche a coltivare i rapporti familiari.
1. Siate grati, potete scrivere un diario!
È comprensibile lamentarsi e perdere la pazienza durante la quarantena. Siamo ormai da settimane chiusi in casa, e usciamo giusto per fare la spesa o comprare medicinali o altre cose imprescindibili.
Stare tanto tempo insieme – lo sento dire da molti amici e amiche – è un’opportunità molto speciale per conoscere meglio la famiglia, rendendosi conto di talenti e ricchezze che a volte passano inosservati.
Ad ogni modo, è anche complicato, e quindi se coltiviamo un atteggiamento grato giorno per giorno il nostro stato d’animo migliorerà notevolmente col passare del tempo e ci sentiremo più allegri.
Il fatto di poterci fare una doccia, di avere del cibo, di potersi vestire, la benedizione di possedere un tetto sulla testa… La nostra famiglia fors non è perfetta, ma è lì. Ascolto testimonianze su come marito e figli stanno facendo cose che la mamma non avrebbe mai immaginato.
Non possiamo uscire ma guardiamo dalla finestra, e vediamo il sole, il cielo, le stelle, possiamo respirare. Vivere grati ci permette di valorizzare in primo luogo la propria vita, e poi tante benedizioni che abbiamo.
Quanto è buono Dio con ciascuno di noi! Vi consiglio di tenere un piccolo diario per appuntare, prima di dormire o nel momento che si preferisce, tre cose per cui si è grati. All’inizio può risultare difficile, ma col tempo sarà più agevole. Ricordate che ci sono sempre ragioni per sentirsi grati!
2. Siate gentili e non dimenticate di sorridere
L’aspetto più importante della nostra vita sono i rapporti di amicizia che stabiliamo con le persone. È un denominatore comune, nella psicologia positiva, in logoterapia, negli studi scientifici di prestigiose università e dei progressi delle neuroscienze che i rapporti umani siano fondamentali per la nostra felicità.
Siamo stati creati da Dio per amarci tra noi. Anzi, l’amore è l’unico modo di vivere che soddisfa i desideri che custodiamo nel cuore. L’amore per il coniuge, per i figli, per gli amici, per il lavoro… Sono amori diversi, ma è sempre amore.
Lo sforzo dev’essere nel modo in cui manifestiamo quell’amicizia. Bisogna metterci affetto, tenerezza, gentilezza, volendo sempre il benessere dell’altro. È vero che a volte veniamo vinti dall’ira o dal rancore. Ci costa perdonare, e reagiamo in modo “esplosivo”. Alla fin fine, siamo fatti di carne e ossa.
Se compiamo un piccolo sforzo, però, è possibile donare un sorriso agli altri. Da quando ci svegliamo, la prima cosa che dovremmo dare al coniuge, ai figli o alle persone con cui condividiamo questa quarantena è un bel sorriso simpatico.
Vi assicuro che questo cambia moltissimo l’ambiente all’interno della casa. Suscita un’empatia e un’allegria contagiose. A poco a poco, ci si rende conto che viene naturale, e si vede la vita con altri occhi.
3. Meditazione – non trascurate la preghiera
Si sente molo parlare del mindfulness, e di quanto sia positivo prendersi 10 o 15 minuti per stare in silenzio e pensare alla vita. Questa meditazione – della quale parlano tanti psicologi e famosi “guru” internazionali – significa per noi cristiani la preghiera. In fondo, cos’è la preghiera se non un tipo di meditazione?
L’aspetto speciale di comprendere questa meditazione tanto diffusa nel mondo attuale come una forma di preghiera per la quale nel silenzio parliamo con Dio, con la nostra amata Vergine Maria, è che rafforziamo il nostro spirito e diventiamo molto più resilienti – un’altra parola molto usata – nei confronti delle difficoltà che tutti affrontiamo in queste settimane di quarantena. Pregare magari in famiglia, perché “la famiglia che prega unita rimane unita”, come ci diceva l’amato Giovanni Paolo II.
4. Fate esercizio
Anche chi vive in appartamenti piccoli può fare un po’ di esercizio. YouTube è pieno di tutorial per fare esercizio in meno di due metri quadri. È fondamentale per mantenere la mente sana, “Mens sana in corpore sano”.
È noto a livello scientifico che svolgere 30 minuti quotidiani di esercizio libera un ormone che si chiama cortisolo, che diminuisce considerevolmente lo stress e i livelli di tensione che accumuliamo nel corpo. Se teniamo conto di quanto sia difficile vivere chiusi per tanto tempo, è normale che si generino tensioni e situazioni complicate tra noi.
Stimolano anche l’organismo per generare più anticorpi e avere un sistema immunitario molto migliore nel caso in cui soffriamo del tanto nominato Covid-19. Ci aiuta poi a liberare enzimi della felicità: endorfina, serotonina e dopamina, che aumentano la sensazione di benessere e di gioia e ci aiutano ad essere molto più felici.
5. Svolgete qualche attività creativa
Vorrei infine menzionare l’importanza di generare spazi comunitari in famiglia per giocare a carte, fare dei puzzle, fare dei giochi di società che avevamo dimenticato, mostrare a figli delle vecchie foto, raccontare loro aneddoti ed esperienze che avete vissuto da giovani e di cui magari non avete mai parlato. Ci sono figli che non sannno nemmeno come i genitori si siano conosciuti e innamorati.
Spero che questi consigli vi aiutino a trascorrere meglio i giorni che ci restano di quarantena, e perché no, a coltivare l’amore più importante della vita, che è quello che viviamo in famiglia, riflesso dell’amore di Dio.