Per sostenere il loro quartiere e mostrare che non cedono alla pandemia, alcune religiose della città di Valladolid (Spagna) hanno concepito e realizzato una coreografia sulle note di “Resistiré”, canzone-simbolo della quarantena.
E chi se l’aspettava? Potevano scegliere tra mille inni sacri, e invece queste suore missionarie di Santo Domingo che vivono in una residenza universitaria di Valladolid (nord-ovest della Spagna) interpretano “Resistiré” (Resisterò) con rinvigorente energia. Questa canzone spagnola, interpretata per l’Eurovision 1988 da Manuel de la Calva e Ramón Arcusa è diventata l’inno del Paese di Cervantes contro l’epidemia di Covid-19, reinterpretata in quarantena da una pletora di artisti. Effettivamente le parole sembrano scritte apposta per l’occasione: «Resisterò per continuare a vivere, sopporterò i colpi e non mi arrenderò mai, e anche se i miei sogni verranno infranti io resisterò, resisterò».
Le religiose interpretano regolarmente balli e canzoni sulla loro terrazza per dare sollievo al quartiere. Stavolta si sono spinte oltre, offrendo agli internauti questa accurata coreografia, che ha suscitato commenti entusiasti sui social network e ha mietuto decine di migliaia di visualizzazioni. Eccole lì, in abito bianco davanti a un grande crocifisso: velo nero, rosari al vento, le braccia in alto per terminare a indicare la croce. E divertendosi, per giunta: una bella testimonianza.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]