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Cosplaying di capolavori: c’è chi in quarantena il tempo lo ammazza così

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Domitille Farret d'Astiès - pubblicato il 17/04/20
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Il Getty Museum di Los Angeles ha proposto di riprodurre in casa delle opere d’arte e postarle sui social. Ciò ha dato vita a imitazioni (di diseguale valore) di Caravaggio e di El Greco (fra gli altri).Con il confino che si è imposto a buona parte del pianeta terra, ognuno (secondo le sue possibilità patrimoniali e lavorative) è stato costretto a riorganizzare la propria vita e rivedere le proprie attività. Per chi fosse a corto di idee, il Getty Museum di Los Angeles ha lanciato una #gettymuseumchallenge: riprodurre opere d’arte con quanto è disponibile in casa. Gli utenti di Instagram, Twitter, Facebook e compagnia cantante dànno sfogo all’estro artistico rivaleggiando in immaginazione e fantasia prima di postare le loro creazioni. Tra i quadri scelti, un certo numero fa riferimento a episodi biblici o a vite di santi. Aleteia ve ne propone un florilegio.

Avevate riconosciuto l’Annunziata di Antonello da Messina? Ecco, a parte lo smalto nero della Vergine e il mini-tatuaggio sull’indice, il velo casca bene e la posizione delle mani è decisamente somigliante all’originale.

https://www.instagram.com/p/B_CPRozhuwJ/?utm_source=ig_web_copy_link

Il celebre Davide con la testa di Golia del Caravaggio è qui brillantemente ripreso (con l’aiuto del fotoritocco e dell’effetto grafico per la spada). E in più a Davide è cresciuta la barba!

Sembra che le teste mozzate abbiano il loro appeal, come si vede da questa riproduzione di Salomè con la testa del Battisa di Bernardino Luini.

Questa non è ancora stata spiccata dal busto, ma ci siamo quasi: si tratta stavolta di Giuditta e Oloferne di Caravaggio. Un altro quadro di violenza inaudita – si direbbe che la gente in quarantena trovi una forma di catarsi in siffatte rappresentazioni.

Non è che Caravaggio sia il cocco di Aleteia, ma questo San Girolamo ha una sua vibrante parentela con l’originale. Con la nota originale del pompon sulla penna.

Passiamo adesso al Cristo portacroce di El Greco. Giù il cappello davanti a questa corona di spine realizzata con… forchette in plastica (occhio allo smaltimento)!

Torna il nostro cocco con L’estasi della Maddalena: a parte la carnagione un po’ meno bianchiccia della modella di destra, la resa è quasi perfetta.

La tela di Caravaggio (sempre lui!) con L’ispirazione del Vangelo secondo Matteo è conservata nella chiesa di San Luigi de’ Francesi a Roma. Se non si raffronta troppo minuziosamente con l’originale, il risultato è gradevole da vedere.

https://www.instagram.com/p/B–7qqRnoIJ/?utm_source=ig_web_copy_link

Abbiamo qui una bella Santa Giovanna d’Arco di Paul Antoine de la Boulaye: passi la frangetta e qualche altra differenza, ma sul grosso ci siamo.

E come non sciogliersi davanti a questo Buon Pastore Baby dalla barba in cartoncino che si stringe al petto un peluche? Premio tenerezza a mani basse.

https://www.instagram.com/p/B-_2MVeonxC/?utm_source=ig_web_copy_link

Un’altra Vergine, ma stavolta la Vergine dal velo blu di Giovanni Battista Salvi. Semplice ma espressiva.

https://www.instagram.com/p/B_A0SHnDxqo/?utm_source=ig_web_copy_link

La Cena di Leonardo ripresa da personale medico e paramedico… senza dubbio pregna di molti significati.

Qui invece c’è un’opera di Philippe de Champaigne: si tratta del ritratto di madre Agnès Arnault e di suor Achterine de Sainte-Suzanne, detta Ex voto del 1662.

Proseguiamo in bellezza con una tenerissima Madonna interpretata da una bimba assai concentrata. L’opera è di Fra Filippo Lippi.

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Domaine public / Anne Lorne
Riproduzione famigliare de “La risurrezione di Cristo” di Antoine Caron

Per terminare, abbiamo una famiglia che riproduce a modo suo La Risurrezione di Cristo di Antoine Caron.

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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