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Brutale aggressione a una chiesa in Nicaragua: Cristo macchiato e la Madonna decapitata

NICARAGUA
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Aleteia - pubblicato il 15/04/20
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Condannati gli atti vandalici e i sacrilegi contro le immagini religiose nella parrocchia di Mateare Nella notte del 13 aprile, la parrocchia di Nostra Signora de la Merced di Brasiles (Mateare, Managua, Nicaragua) è stata oggetti di un brutale attacco. Le immagini parlano chiaro: la Vergine Maria senza testa e un Cristo crocifisso macchiato con della pittura.

“Degli sconosciuti sono entrati in parrocchia e hanno dipinto le immagini. Le ostie che sono state gettate a terra non erano state fortunatamente consacrate”, ha commentato a La Prensa monsignor Carlos Avilés, dell’arcidiocesi di Managua.

In questo senso, il presule ha segnalato che le informazioni sulle aggressioni alla parrocchia e la profanazione nella cappella La Concepción gli sono giunte da parte del sacerdote Carlos Aguirre, che ha presentato una denuncia alla polizia, che sta ora indagando sull’accaduto.

È stato detto che non ci sono prove del fatto che si tratti di un’aggressione collegata a motivazioni politiche e che si stava gestendo l’accaduto come un caso di “vandalismo e furto”.

“Condanniamo questi atti sacrileghi perpetrati nella nostra cappella, e chiediamo a Dio la sua misericordia nei confronti degli autori di questo atto che non è certo ben visto agli occhi di Dio”, ha affermato la parrocchia sulle reti sociali.

Ecco le immagini della brutale aggressione:

L’arcidiocesi di Managua ha pubblicato un comunicato al riguardo in cui si lege che “il Signor Arcivescovo condanna questo atto di profanazione e sacrilegio, offre le sue preghiere e chiede ai fedeli di unirsi in preghiera come atto di riparazione”.

https://www.facebook.com/arquidiocesisdemanagua/photos/a.1485720698319112/3269460033278494/?type=3

Al di là del caso specifico, attualmente sotto indagine, da quando sono scoppiate le proteste sociali nel 2018 la Chiesa in Nicaragua non è esente da attacchi, furti, persecuzioni e minacce.

Nelle ultime settimane, ad esempio, sulla scia dell’impatto della pandemia del coronavirus che colpisce anche il Paese centroamericano, gli scontri tra il regime di Daniel Ortega e la Chiesa sono stati all’ordine del giorno, dalle controversie collegate ai grandi pellegrinaggi nella Settimana Santa ad altre situazioni che hanno a che vedere con la gestione della pandemia e l’aiuto ai malati. E la tensione non sembra diminuire.

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