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Il messaggio di Don Fabio Rosini: vi spiego come spazzare le tenebre e accendere la luce dello Spirito Santo

Don Fabio Rosini, Dieci Parole
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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 12/04/20
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Il biblista ci insegna a distinguere le ispirazioni (positive) dalle suggestioni (demoniache). “Ma non c’è solo questo influsso negativo. C’è la generosità del Padre della luce, che è ben altro”

Ispirazioni al posto delle suggestioni. Spirito Santo al posto del demonio. In una Pasqua che invoca, ora più che mai la luce, arriva questo di Don Fabio Rosini.

Il biblista ne parla in L’arte di ricominciare” (San Paolo), il suo ultimo libro. Rosini dedica una riflessione ad ogni giorno della creazione. Nella separazione tra la luce e le tenebre, evidenzia una dicotomia: quella tra ispirazioni e suggestioni.

«i pensieri che distruggono si chiamano suggestioni, quelli che ricostruiscono si chiamano ispirazioni. E sono tanto diversi tra loro», premette Rosini. «Non va taciuta la paternità di queste due luci – prosegue – dalla parte delle ispirazioni, se sono vere, non c’è dubbio, c’è lo Spirito Santo. E dalla parte delle suggestioni? Chi è il padre dell’inganno?»

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Screenshot da Youtube

Il padre della menzogna

Il biblista cita Gesù, «in uno dei più amari confronti con i suoi uditori che non gradivano i suoi discorsi, arriva a dire»:

“Voi avete per padre il diavolo e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli era omicida fin da principio e non stava saldo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna”.

Tornare se stessi

Il male, scrive Don Fabio, «ha una paternità, ha una sorgente. E non va ridotto alla cattiveria umana».

«Il male che gli uomini hanno fatto nella storia si è dimostrato inumano, mostruoso, superiore alla somma delle malvagità umane: il male innesca qualcosa che supera l’umano. Il male prende l’uomo e lo porta in una dimensione che non è la sua verità. Quando un uomo si ravvede, si dice che torna in se stesso. Ossia torna autentico».

La generosità del Padre

Ogni volta che formati al «divino insegnamento di Gesù osiamo chiamare Dio nostro Padre», osserva Rosini, «chiediamo di essere aiutati nella battaglia degli inganni, ossia delle tentazioni, e liberati dal maligno. Perché sa irretirci e schiavizzarci per mezzo delle sue seduzioni».

Ma non c’è solo questo influsso negativo. «C’è la generosità del Padre della luce, che è ben altro! C’è il Signore Gesù che intercede per noi nel cielo perché noi siamo visitati dallo Spirito Santo! Questo è molto più importante. Mai concentrarsi solo sul male, sempre restare più attenti al bene».

The Devil in the Details Pixabay CC – ar

Pixabay CC

Un confronto che non regge!

In qualche maniera, «abbiamo bisogno di confrontare l’opera dello Spirito Santo e l’opera del nemico, tenendo sempre a mente che non sono speculari, non sono simmetriche. Sono del tutto diverse fra loro. Il Creatore è Dio, e il suo Spirito cova le acque di ogni inizio ed è Signore; Lui, per sua natura, dà la vita, fa vivere».

Quante differenze!

Il nemico, conclude Don Fabio, «non sa dare la vita, la sa solo opprimere, ma è astuto, e per mestiere scimmiotta l’opera di Dio, perché è invidioso e competitivo. È una luce che è tenebra».

«Con lo Spirito Santo – chiosa il biblista – si guarda alla potenzialità delle cose e le si valorizza, con il maligno o ci si ossessiona su una idea e non sulla realtà, o, più spesso, si tende a buttare via tutto».


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