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Visita a una mensa per i poveri in piena crisi coronavirus

SANT EGIDIO
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Ary Waldir Ramos Díaz - pubblicato il 24/03/20
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Il cardinale dei poveri, Konrad Krajewski, ha ringraziato tutti i volontari che continuano a occuparsi dei più vulnerabili, e ha dato loro il suo numero di cellulare perché lo chiamino in caso di necessità“È ora di mettere in atto la solidarietà, perché ci salveremo solo insieme”, ha detto Massimiliano Signifredi aprendo ad Aleteia le porte della mensa di Sant’Egidio a Via Dandolo a Roma, “oasi di solidarietà” a favore delle persone più vulnerabili nel pieno della crisi provocata dalla diffusione del coronavirus.



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La riconoscenza del Papa

In questo contesto, il cardinale Konrad Krajewski, braccio destro del Papa, ha ringraziato tutti i volontari e le persone di buona volontà che continuano a occuparsi dei più poveri e bisognosi, soprattutto dei senzatetto che vivono per strada, e non li abbandonano in questo momento ancor più difficile per loro.

Il porporato polacco insiste sul fatto che questi fratelli non solo non hanno una casa, ma in questo momento non possono neanche chiedere l’elemosina per comprare qualcosa da mangiare. Ora più che mai, dipendono dai nostri cuori. “Misericordia” è una parola molto concreta, e “l’amore copre una gran quantità di peccati” (1 Pt 4, 8).

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Il “Pacco del cuore”

“Don Corrado”, com’è noto tra i poveri di Roma, ha anche espresso la sua gratitudine a tutte le imprese e i negozi che in questi giorni hanno donato generosamente i loro prodotti per preparare il “Pacco del cuore” (tonno in scatola, frutta, formaggio, affettati, pane…), che viene offerto ai poveri al posto del pranzo e della cena in mense, dormitori, parrocchie, associazioni di volontari e comunità religiose.

Le Ville Pontificie di Castel Gandolfo inviano ogni giorno centinaia di pacchi di latte fresco e yogurt per i più poveri.

Dando un numero di cellulare personale, il cardinale Krajewski, a nome del Papa, ha offerto il suo aiuto per garantire il servizio di tutte le mense, le parrocchie e le associazioni che ne hanno bisogno perché continuino a preparare pasti confezionati o aiutino in vari modi i poveri e i senzatetto.

I volontari chiedono di non essere lasciati soli. La Comunità di Sant’Egidio ha bisogno di aiuto, che può essere offerto collegandosi qui: https://dona.santegidio.org/iniziativa/emergenza-coronavirus.

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