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Come si sentono i contagiati di fronte agli scherzi sul coronavirus?

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María del Castillo - pubblicato il 19/03/20
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E la quantità di messaggi inviati via Whatsapp, come influisce sui familiari delle persone morte per questa malattia? L’empatia è la medicina migliore contro il coronavirusIn psicologia si parla di “sensazione di controllo”, visto che è una cosa soggettiva che si forma nel pensiero individuale. Se ci pensiamo, in realtà nessuno ha il controllo assoluto di niente, e può sempre accadere qualcosa di inaspettato che cambia il nostro sistema di vita.

È sorprendente come qualcosa di piccolo come un virus, invisibile agli occhi, sia capace di provocare un cambiamento nella nostra vita a livello mondiale. Tutti i progetti, gli obiettivi e le speranze di milioni di persone si sono visti stravolti dalla mattina alla sera.

Tutto questo provoca un clima generalizzato di paura e incertezza, ma non possiamo dimenticare chi in questo momento sta soffrendo davvero: le persone che hanno contratto il coronavirus.

Come si sentono i contagiati di fronte alla quantità di immagini e scherzi che si stanno diffondendo in rete? Come influisce tutto questo sui familiari delle persone morte per questa malattia?

Sviluppare l’empatia in epoca di coronavirus

Molti studi hanno verificato l’importanza dello stato d’animo per affrontare una malattia con successo. Lo stato d’animo dei pazienti dipende essenzialmente da due fattori:

il loro atteggiamento davanti alla malattia
la risposta dell’ambiente di fronte alla loro situazione.

Ascoltare sui media che sempre più persone soffrono della sua stessa malattia non toglie al paziente il dolore che prova, né il senso di impotenza di fronte allo stop improvviso ai suoi progetti e alle sue speranze.

I pazienti hanno bisogno di sentirsi sostenuti emotivamente per affrontare meglio la loro malattia.

Il senso di colpa di fronte alla sensazione di essere un peso e un “appestato” per gli altri può aggravarsi per il fatto di coinvolgere i familiari, che devono prendere molte precauzioni a livello igienico, ecc..

Nel contesto familiare, li aiuta:

  • Sentire che l’ambiente domestico non peggiora. In questo senso, mantenere il sorriso al momento di servirli fa sì che mettano da parte il senso di colpa.
  • Sentire frasi di incoraggiamento come “Andrà tutto bene”, “Non preoccuparti per me, sto bene”, “Non appena ne uscirai festeggeremo” ecc. diminuiscono il senso di frustrazione.
  • Mantenere il contatto, con chiamate, video, foto, ecc., li aiuta a sentire l’affetto altrui.

KWARANTANNA

Deliris | Shutterstock

Gestire la malattia

Di fronte alla malattia fisica e al dolore, le persone perdono la capacità di concentrazione e uno sguardo sulla realtà che tenga conto di più fattori e metta le cose in prospettiva. Ci si concentra su quello che bisogna fare per recuperare la normalità.

È in quei momenti che costa di più affrontare con maturità i propri limiti.

La persona contagiata deve affrontare il dolore per la salute perduta, ma seguendo alcune indicazioni può anche crescere e rafforzare la sua personalità di fronte a quello che sta vivendo:

Accettazione

Per evitare di avvelenarsi con pensieri negativi o vittimistici (“Perché a me?”), ricordate che la malattia è una cosa che prima o poi affrontiamo tutti, in molti modi diversi.

Pazienza

I professionisti e i familiari stanno facendo tutto il possibile per la vostra salute. Ora è il momento di riposare e di non mettere fretta al corpo. Imparare a trascorrere un po’ di tempo senza attività promuoverà la creatività una volta recuperata la salute

Ripetere messaggi positivi

Non vi incolpate per aver preso la malattia. È bene ripetersi messaggi pieni di speranza:

  • “Sto attento”
  • “Non sono grave”
  • “Non sono solo”
  • “A poco a poco mi riprenderò”…
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